Pull a pig, parla la prima vittima italiana: "Presa in giro e chiamata 'cicciona'"

Pull a pig, parla la prima vittima italiana: "Presa in giro e chiamata 'cicciona'"
Si chiama "Pull a pig" ed è l'ultima follia in voga tra i giovanissimi per umiliare le donne. Pochi giorni fa una ragazza inglese ha posto l'attenzione sul problema raccontando di essere stata vittima di un ragazzo di cui si era innamorata in vacanza. Oggi sul "Fatto Quotidiano", a firma Selvaggia Lucarelli, un pezzo sulla prima ragazza italiana, Irene Finotti, che ha denunciato di essere stata presa in giro e denigrata con questo gioco.

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Irene, 30 anni di Rovigo, è stata avvicinata, corteggiata e illusa con un solo scopo: conquistare le più "brutte" trascinandole in una trappola per poi umiliarle in privato o in pubblico con messaggi e foto postate sul web. La ragazza viene spesso scelta da un gruppo di amici e "bullizzata".

Irene cercava compagnia online perché si vergognava di uscire e si sentiva grassa. Ha raccontato di essere stata contattata da un amministratore di un gruppo segreto su Facebook. "Mi diceva – è il racconto della ragazza – che la mia riservatezza lo attirava. Mi ripeteva cose carine, mi coccolava, mi faceva sentire desiderata... Io, che pesavo 50 chili più di adesso, per due mesi sono stata intortata dalle sue moine e alla fine ho ceduto alla sua proposta di vederci... È venuto lui, da Piacenza, nel mio paese. Siamo stati tre giorni insieme, io lo vedevo solo la sera perché di giorno lavoravo. Mi veniva a prendere, andavamo a cena e stavamo insieme nell’hotel che aveva preso per stare con me".

Tutto andava a gonfie vele fino a quando all'improvviso è arrivato un messaggio. "Mi ha scritto che tra di noi non poteva funzionare e poi è sparito, ma non potevo immaginare cosa sarebbe successo dopo. Io mi sono tolta da quei gruppi perché vederlo anche solo online mi faceva star male. Una mattina una mia amica mi contatta e mi dice che in quei gruppi c’era un account con una mia foto in una situazione intima. Imbarazzante. Quell’account si chiamava Irene Balenotteri. Si trattava di una foto scattata dall’amico nell’hotel mentre facevamo sesso".

Nei gruppi la deridevano, le davano della cicciona. Lui era soddisfatto e orgoglioso e non ha mai chiesto scusa. Ora Irene però si piace, ha un fidanzato ed è serena: "I maiali sono loro, non noi".
Ultimo aggiornamento: Martedì 17 Ottobre 2017, 17:11
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