Fiamme sul Faito e più vicine a Vico:
i turisti scappano, preso il piromane

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di Ilenia De Rosa
«Non so perché l’ho fatto, ho preso i fiammiferi e ho dato fuoco»: è l’ammissione resa agli investigatori dal presunto autore del devastante incendio di ferragosto, arrestato ieri dai carabinieri della Stazione di Vico Equense in esecuzione di un decreto di fermo emesso dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata.

Disposto il fermo nei confronti di un 60enne di Moiano, con l’ipotesi di reato di incendio boschivo. Ma le fiamme nella notte hanno raggiunto il centro della frazione di Moiano: tanta la paura e le persone in strada. Durante le prime ore del mattino sono state evacuate due abitazioni. «L'incendio si è avvicinato al centro abitato - spiega Ferdinando De Martino, comandante della polizia municipale - mettendo a rischio le prime due palazzine e una stalla. Le case sono state lasciate: gli animali sono ancora lì». Continuano ad essere presenti sul posto vigili del fuoco, Avf, vigili urbani, protezione civile regionale, carabinieri, supportati, però, solo da un elicottero. «Speriamo che ci mandino presto anche il canadair» aggiunge De Martino.
 


Le prime fiamme risalgono alla mattina di Ferragosto. Venti ettari di bosco distrutti, abitazioni e alberghi evacuati, millecinquecento persone allontanate, turisti in fuga, residenti all’opera contro le fiamme. Questo ad oggi lo scenario. Le fiamme da località «La Conca» si sono sviluppate in due direzioni: piazzale dei Capi da un lato, raggiungendo l’hotel Sant’Angelo e il bar Belvedere, zona centro sportivo e pineta Giusso dall'altro. E' quest'ultimo il versante che desta le maggiori preoccupazioni. «È un disastro ambientale immane: non c' è più un filo d'erba e migliaia di animali del bosco sono morti – afferma il sindaco Andrea Buonocore – per non parlare del danno per i nostri operatori turistici. Il giorno di Ferragosto gli alberghi erano pieni ma abbiamo dovuto invitare turisti e residenti ad abbandonare la montagna per motivi precauzionali e di sicurezza. Anche se non tutti hanno scelto di farlo». Il 15 agosto, infatti, i carabinieri della compagnia di Sorrento, insieme ai vigili urbani di Vico Equense, hanno accompagnato i residenti a valle, percorrendo la dissestata strada di Quisisana, normalmente chiusa al transito. Alcuni, però, hanno preferito restare a Faito. Un villeggiante, originario di Torre Annunziata, per difendere la sua villa dal fuoco è rimasto ferito per ustioni: per lui immediato il ricovero in ospedale. Intanto la procura di Torre Annunziata ha aperto un’inchiesta. 
Ultimo aggiornamento: Giovedì 17 Agosto 2017, 13:03
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