Sgombero migranti, il funzionario: "Se tirano qualcosa spaccategli un braccio". La Questura apre un'inchiesta

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ROMA - Svolta nel caso migranti. La Questura di Roma apre "una formale inchiesta dopo la visione dei filmati pubblicati su alcuni siti che riportano una frase di un operatore che invita ad usare metodi violenti in caso di lancio di sassi". Lo rende noto in un comunicato in cui si precisa che "nelle successive contro manifestazioni le unità impiegate in quel contesto non sono state ulteriormente utilizzate nel servizio di ordine pubblico". Nel filmato un funzionario dice ai suoi uomini sui migranti "devono sparire, se tirano qualcosa spaccategli un braccio".

 
Lo sgombero dei rifugiati e richiedenti asilo nel centro di Roma dopo cinque giorni si trasforma in scontri della polizia con alcune decine di migranti rimasti accampati in piazza Indipendenza e deflagra anche in campo politico. Colpiscono le immagini degli eritrei che rifiutano di sgomberare le aiuole e vengono dispersi con i cannoni ad acqua dalle autoblindo della polizia; tra loro anche diverse donne, inginocchiate, con le braccia alzate, travolte dal getto dell'idrante. Ma anche quelle delle bombole del gas lanciate dalle finestre dello stabile o contro le forze dell' ordine. A loro si uniscono militanti radicali dei movimenti per la casa. L'istantanea del poliziotto che accarezza il viso di una rifugiata per consolarla si scontra con l'audio del funzionario che dice ai suoi uomini «spaccategli un braccio» nel caso i migranti in fuga tirassero qualcosa contro di loro.

La questura apre un'indagine formale su di lui e la sua unità viene esonerata dalle altre manifestazioni di oggi dei migranti. «Forza ragazzi, sgomberi, ordine, pulizia ed espulsioni! Gli italiani sono con voi», incita però il leader leghista Matteo Salvini. La sinistra compreso il Pd chiede invece chiarimenti sui metodi del nuovo sgombero dai giardini nel centro di Roma. «Sono in corso approfondimenti per accertare eventuali irregolarità», fa sapere la questura. Le organizzazioni a difesa dei diritti umani insorgono e denunciano feriti e violazioni. Una giornata difficile iniziata quasi all'alba con l'intervento della polizia in piazza Indipendenza, vicino alla stazione Termini e di fronte al palazzo sgomberato il 19 agosto. Lo scopo é far allontanare decine di migranti - eritrei in massima parte, ma anche etiopi - che con le proprie masserizie si sono accampati. Il gruppo rifiuta di andarsene, la tensione sale e le forze dell'ordine usano gli idranti. Alcune donne finiscono a terra, urlano 'vergogna, volevamo solo una casà, molti giovani lanciano oggetti sugli agenti, che rispondono disperdendoli. Quattro vengono individuati. La procura indaga per tentato omicidio e resistenza a pubblico ufficiale. La calma torna a fatica e nel pomeriggio nuovi tafferugli nelle vicinanze con lancio di sassi.

La Ong Medici Senza Frontiere, presente con alcuni operatori a soccorrere i migranti, parla di almeno 13 feriti tra loro. Amnesty International denuncia una «inaccettabile violenza». Save The Children si preoccupa dei circa 40 bambini sgomberati. L'Unicef parla di «bimbi terrorizzati». Il Campidoglio, sotto accusa delle opposizioni per una presunta carenza di risposte adeguate, rende noto di fornire assistenza a tutti gli oltre 400 migranti sgomberati dallo stabile di via Curtatone, occupato dal 2013, in particolare agli oltre 100 più fragili (minori, anziani, disabili). Molti avrebbero rifiutato gli alloggi proposti perché periferici o per non separarsi. «Da qui non ce ne andiamo - dicono alcuni vicino a Termini -, stiamo in strada». Altri vanno in via Curtatone per recuperare le proprie cose nel palazzo vuoto. «Tornate domani», gli dicono.

Il prefetto di Roma Paola Basilone accusa i movimenti per la casa di essere causa dei rifiuti dei profughi sugli alloggi, elogia la polizia per aver ripristinato la legalità ed esorta ancora le istituzioni a mantenere gli impegni sugli alloggi. La società affittuaria dell'edificio liberato dovrebbe ospitare i soggetti deboli non accolti dal Comune, ma non c'é un'intesa. «Gli sgomberi non sono certamente una risposta adeguata», dice il vescovo ausiliare di Roma monsignor Paolo Lojudice. La destra invece esorta ad espellere subito i migranti violenti ed esprime solidarietà alle forze di polizia, difese anche dai sindacati di categoria. Sabato annunciata una manifestazione dei movimenti per la casa a Roma. Si preannunciano nuovi momenti di tensione.

Caos a Roma. Tensioni in piazza Indipendenza, al centro di Roma, all'alba. A quanto reso noto dalla Questura, durante lo sgombero di circa 100 immigrati che dopo essere stati sgomberati dal vicino palazzo di via Curtatone si erano accampati da sabato nei giardini della piazza sono stati lanciati sassi, bottiglie e bombole contro gli agenti. Utilizzato l'idrante. Al momento ci sono due fermati.



A quanto sottolineato dalla Questura di Roma «l'intervento si è reso urgente e necessario dopo il rifiuto di ieri di accettare una sistemazione alloggiativa offerta dal Comune di Roma, ma soprattutto per le informazioni di alto rischio pervenute, inerenti il possesso da parte degli occupanti di bombole di gas e bottiglie incendiarie».



Le forze dell'ordine, riferisce la Questura, sono state aggredite con lancio di sassi e bottiglie. Utilizzate contro gli agenti anche bombolette di gas e peperoncino. L' uso dell'idrante - conclude la Questura - ha evitato che venissero accesi fuochi e liquidi infiammabili. Due i fermati al momento.



Dopo le tensioni con le forze dell'ordine si sono dispersi nelle strade limitrofe alla stazione Termini gli immigrati accampati da giorni in piazza Indipendenza, al centro di Roma, dopo lo sgombero del vicino edificio di via Curtatone occupato da quattro anni da circa 400 richiedenti asilo etiopi ed eritrei. Piazza Indipendenza è ancora chiusa e presidiata dalle forze dell'ordine. Ieri c'era stato un vertice in Prefettura per trovare una soluzione alloggiativa per gli occupanti. E nel pomeriggio dal Comune di Roma avevano reso noto di aver offerto posti letto in zona Torre Maura e Boccea agli immigrati accampati nelle aiuole che però sono stati rifiutati.
 


NUOVE TENSIONI Nuove tensioni in piazza Indipendenza dopo lo sgombero di stamattina. Le forze dell'ordine si sono di nuovo schierate in tenuta anti sommossa e hanno azionato l'idrante per liberare la piazza dove si trovano ancora un gruppo di migranti, principalmente donne sgomberate sabato dal palazzo di via Curtatone. Per evitare lo sgombero le donne si sono inginocchiate per terra con le braccia alzate. Poi la polizia ha azionato gli idranti.


LANCIO SAMPIETRINI: INTERVENGONO FORZE ORDINE La Polizia si avvicina in tenuta anti sommossa con manganelli e scudi verso i migranti in piazza dei Cinquecento. Corrono verso la stazione Termini. C'è chi lancia sampietrini verso le forze dell'ordine.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 25 Agosto 2017, 13:18
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