Manovra, più soldi per il reddito di inclusione: "540 euro a famiglie numerose". E la platea si allarga

Manovra, più soldi per il reddito di inclusione: "540 euro a famiglie numerose". E la platea si allarga
Il governo interviene a favore delle famiglie numerose in difficoltà economica e lo fa aumentando le risorse del Rei e facendo quindi salire l'assegno a loro destinato. Lo stanziamento aggiuntivo previsto nella legge di bilancio per il reddito di inclusione (300 milioni in più nel 2018 oltre al miliardo e 700 milioni già stanziato) permetterà, secondo le stime, di far salire di 50 euro la prestazione per i nuclei oltre i 5 componenti. L'assegno, a quanto si apprende, dovrebbe quindi passare dai 480-490 euro previsti ad 530-540 euro.

La platea del Rei, il reddito di inclusione su cui il governo punta come strumento di lotta alla povertà, salirà progressivamente nella seconda parte del 2018, fino ad arrivare ad un massimo di 650.000 famiglie dalle attuali 490.000 previste a partire dal primo gennaio. L'ampliamento, a quanto si apprende, sarà permesso dallo stanziamento aggiuntivo inserito nella manovra, pari a 300 milioni in più rispetto alla dotazione originaria di 1,7 miliardi di euro. Le risorse aggiuntive saliranno ulteriormente a 700 milioni nel 2019 e 900 milioni nel 2020. 

UIL: SU PENSIONI NON VA Sulla previdenza «così non va.
La legge di Bilancio manca l'obiettivo di continuare a reintrodurre principi di equità e giustizia nel sistema previdenziale. Dopo mesi di confronto con i sindacati il Governo ha fatto marcia indietro anche sulle proposte che aveva presentato relative alle pensioni dei giovani e delle donne». Lo ha detto il segretario confederale della Uil, Domenico Proietti, a margine di un seminario sul riformismo presso la sede del sindacato. «Inaccettabile - ha continuato - è l'idea di voler applicare il legame all'aspettativa di vita che porterebbe l'età di pensione a 67 anni, che la Germania raggiungerà solo nel 2030. Sarebbe un accanimento insopportabile nei confronti dei lavoratori e delle lavoratrici e continuerebbe a bloccare il turn-over con grave danno per i giovani». La Uil «insieme a tutto il sindacato è impegnata a far valere la realistica proposta di congelare questo adeguamento ed esaminare settore per settore il reale incremento dell'aspettativa di vita che negli ultimi anni secondo tante autorevoli fonti è addirittura diminuito».

Ultimo aggiornamento: Martedì 17 Ottobre 2017, 15:33
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