Gigantesca frana al confine tra Italia e Svizzera: 100 sfollati
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Una gigantesca frana, stimata in circa 4 milioni di metri cubi, si è staccata nella mattinata di oggi dal pizzo Cengalo travolgendo stalle e baite e una casa in località Bondo, in territorio della Svizzera, al confine con la provincia di Sondrio. Non ci sarebbero vittime, ma nel corso di una veloce conferenza stampa tenutasi nel pomeriggio il sindaco di Val Bragaglia, che raggruppa diversi piccoli paesi elvetici, ha precisato che al momento sono un centinaio gli sfollati per via precauzionale. La sindaca Anna Giacometti ha altresì detto che i collegamenti stradali con l'italiana Valchiavenna sono al momento difficoltosi proprio in ragione della maxi-frana che ha interrotto il passaggio alla dogana di Castasegna, via di accesso alla Svizzera. Gli evacuati resteranno fuori casa anche domani e non è da escludere che il numero possa aumentare nelle prossime ore, se le condizioni meteo dovessero all'improvviso peggiorare. «Da tempo - ha dichiarato Luca Della Bitta, sindaco di Chiavenna e presidente della Provincia di Sondrio - il dissesto era monitorato dalle autorità elvetiche e pure noi ne eravamo informati. Ora abbiamo provveduto ad aprire le paratie della diga artificiale di Villa di Chiavenna per evitare che possibili future ondate di fango e detriti, dai torrenti suoi affluenti, possano nei prossimi giorni costituire pericolosi tappi».
Problemi seri si temono per la fauna ittica sull'intera asta del fiume Mera, con i pesci soffocati dalla melma grigia, e con ripercussioni negative pure sul vicino lago di Novate Mezzola (Sondrio) e sulla confinante area protetta del Pian di Spagna. Nei paesi del versante italiano della Val Bregaglia, come hanno confermato in serata i sindaci di Piuro e Villa di Chiavenna, non ci sono al momento evacuati, ma l'allerta resta comunque alta e i parchi giochi situati lungo le sponde di un torrente, per prudenza, sono stati chiusi.