Non hanno riportato ferite invece altri due migranti, di nazionalità nigeriana, poi accompagnati in un hotel dagli assistenti sociali del Comune di Genova. Sul posto sono giunti anche il sindaco Marco Bucci e il consigliere con delega alla Protezione Civile del Comume di Genova che si è poi recato a fare visita al ferito più grave ricoverato al pronto soccorso del Galliera. Le indagini sulle cause del crollo sono state avviate dai vigili del fuoco intervenuti con due squadre. Il centro di accoglienza, gestito dalla cooperativa Saba, anche se dal primo sopralluogo svolto dai pompieri non presenterebbe cedimenti strutturali è stato posto sotto sequestro. Da alcune indiscrezione pare che l'appartamento fosse stato ristrutturato di recente.
#Genova #10gen 22:30, in atto intervento #vigilidelfuoco per il crollo del controsoffitto in un alloggio occupato da migranti. Tratti in salvo sei feriti, in corso ulteriori verifiche di altre persone coinvolte pic.twitter.com/wTqDeaMvI1
— Vigili del Fuoco (@emergenzavvf) 10 gennaio 2018
IL MIGRANTE PIÙ GRAVE FUORI PERICOLO Il migrante che ha riportato le ferite più gravi nel crollo di un controsoffitto avvenuto in uno stabile di via Sampierdarena nel Ponente di Genova è un giovane nigeriano che ha riportato alcune ferite alla schiena. Appena giunto al pronto soccorso dell'ospedale Galliera è stato visitato e sottoposto ad una tac. I medici lo hanno dichiarato fuori pericolo. Il crollo è avvenuto nel salotto del centro di accoglienza mentre i migranti guardavano la tv.
I MIGRANTI SOTTO CHOC Sono molto scossi i ragazzi travolti dal crollo del soffitto nell'appartamento del centro di accoglienza a Genova. «Stavamo vedendo la tv in salotto tutti insieme - spiega Omar Mass,di 23 anni del Ghana, quando all'improvviso é crollato tutto il soffitto e ci siamo ritrovati coperti di calcinacci. La paura e lo choc sono stati grandi. Abbiamo subito chiamato i vigili del fuoco». Omar, è stato appena dimesso dal pronto soccorso del Galliera ed é in Italia da due anni. «Sono sbarcato a Lampedusa -precisa - e da due anni ho fatto domanda di asilo ma non è ancora stata approvata». Omar verrà trasferito in un albergo perché l'appartamento nel quale viveva, sul quale sono in corso verifiche non è agibile. Si sono invece aggravate le condizioni di altri due migranti trasferiti al pronto soccorso dell'ospedale Villa Scassi di Sampierdarena.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 11 Gennaio 2018, 08:55
© RIPRODUZIONE RISERVATA