Francesco morì a 15 anni, la Cassazione conferma i 7 anni al pirata: "Era ubriaco e non si è mai pentito"

Francesco morì a 15 anni, la Cassazione conferma i 7 anni al pirata: "Era ubriaco e non si è mai pentito"
Nel 2013, mentre guidava ubriaco, travolse e uccise un 15enne in motorino. La Corre di Cassazione ha confermato la condanna a 7 anni di carcere per Omar Turchi per l'omicidio di Francesco Saccinto, avvenuto a Corinaldo nel 2013, rigettando il ricorso presentato dai legali del muratore di 39 anni.

All'epoca dei fatti - ancora non era stata approvata la legge sull'omicidio stradale - l'uomo guidava con un tasso alcolemico oltre quattro volte più del consentito e si rifiutò di compiere il test antidroga. In più era alla guida nonostante la patente fosse già stata ritirata nel 2010 e nel 2008 per gli stessi reati. Proprio su questo puntava l'avv. Marcello Marcellini, difensore di Turchi, con il ricorso: chiedeva che venissero riconosciute le attenuanti generiche e che la pena venisse ridotta perché le istituzioni sarebbero colpevoli di ignavia, avendo lasciato che il 39enne girasse nonostante la sua condizione di dipendenza.



Il ricorso è stato rigettato perché secondo la Cassazione - ha spiegato il legale della famiglia Saccinto, avv. Corrado Canafoglia - Turchi «non solo era ubriaco e rifiutò di sottoporsi al test antidroga, ma non ha mai mostrato pentimento e non prestò soccorso alla vittima, accusandola di avere invaso la corsia».
Per Turchi si aprono le porte del carcere: il muratore aveva scontato finora solo qualche mese agli arresti domiciliari, da cui era anche evaso per andarsi a comprare dell'eroina.

Ultimo aggiornamento: Giovedì 18 Gennaio 2018, 13:16
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