Soundreef: la startup sui diritti d'autore che ha fatto crollare il monopolio Siae

Soundreef: la startup sui diritti d'autore che ha fatto crollare il monopolio Siae

di Silvia Natella
Soundreef ha determinato la fine del monopolio SIAE in materia di diritti d'autore. Si tratta di una startup, con sede in Gran Bretagna, che consiste in un gestore indipendente dei diritti d'autore (Independent Management Entity secondo la Direttiva UE 2014/26/UE) e che da ora in poi potrà godere a tutti gli effetti della liberalizzazione, per ora solo parziale, del mercato italiano. La società offre servizi alternativi a quelli delle tradizionali società di gestione collettiva dei diritti d’autore come SGAE, GEMA, SIAE e SACEM. Non si è fatta attendere la risposta della SIAE. In una nota manifesta "sconcerto per l’accordo con Lea".

LEGGI ANCHE ----> Soundreef, crolla il monopolio Siae: "Da oggi siamo legali"

COSA È Soundreef Ltd amministra e raccoglie compensi su oltre 215mila brani utilizzati da un network sempre crescente di decine di migliaia di utenti in Italia e nel mondo e autorizza organizzatori, imprese ed utilizzatori professionali a usufruire e diffondere musica. Raccoglie e distribuisce, infine, compensi per conto di autori, editori, etichette discografiche e artisti.

L'ACCORDO CON LEA  La società inglese detiene i diritti di undicimila autori italiani tra cui Fedez, J-Ax, Gigi D'Alessio e Enrico Ruggeri e ha siglato una partnership con Lea (Liberi editori autori), una nuova associazione non profit costituita da una serie di autori, editori e professionisti italiani del settore musicale. Sarà questa a occuparsi della riscossione e in questo modo si aggirerà il limite della nuova legge nazionale, che ha aperto il mercato dei diritti alle sole società di raccolta senza scopo di lucro, ma non a quelle private for profit, come appunto Soundreef. 

NASCITA E STORIA Soundreef è nata nel 2011, fondata dai due italiani Davide D'Atri e Francesco Danieli, proponendo un sistema di riscossione e tracciamento dei diritti digitale. Sin da subito ha conquistato la fiducia di nuovi artisti e ha stretto accordi con YouTube per una rendicontazione dei compensi dovuti ai cantanti presenti al suo interno. Ha firmato, inoltre, una partnership con Suisa (la Siae svizzera) per negoziare e raccogliere insieme i diritti d'autore sui maggiori servizi digitali, come Apple Music, iTunes, Google Play, Amazon e Spotify.
Nel 2014 la Direttiva Barnier (dal nome di Michel Barnier,suo promotore e ai tempi commissario Ue al mercato interno) ha predisposto che i creativi potessero affidare la tutela dei propri diritti alla società che preferiscono all'interno dell'Unione europea. A settembre 2014 il Tribunale di Milano ha dichiarato legittime le attività di Soundreef in Italia. In una circolare del 2016, l'Antitrust si è espressa in favore della liberalizzazione e nel 2017 ha aperto un'istruttoria su presunte condotte di Siae mirate a escludere i concorrenti.
La svolta ha fatto esultare Fedez: "Oggi Davide batte Golia". 
Ora Lea raccoglierà le somme dovute per poi girarle a Soundreef e la società inglese continuerà invece ad occuparsi direttamente della raccolta per le utilizzazioni online, basate su licenze paneuropee e completamente liberalizzate.

LA NOTA DELLA SIAE "SIAE esprime sconcerto - si legge nella nota - per quanto emerso oggi nel corso della conferenza stampa organizzata da Soundreef per annunciare l’accordo con Lea. La gestione collettiva del diritto d’autore è un argomento serio, frutto di battaglie condotte per anni dagli autori ed editori per una loro sempre maggiore tutela.
Non si è mai vista una organizzazione di autori ed editori 'telecomandata' da una società a scopo di lucro, che non rispetta la trasparenza, i controlli e gli obblighi imposti dalla legge. 
La tutela del diritto d’autore non è una attività che si improvvisa con una associazione no profit creata ad hoc, in evidente conflitto di interessi - di cui Soundreef è cliente e fornitore - e presieduta da un consigliere di amministrazione di Soundreef stessa.
Per questo siamo certi che le Istituzioni e le Autorità preposte verificheranno questa evidente finzione".


 
Ultimo aggiornamento: Martedì 16 Gennaio 2018, 17:52
© RIPRODUZIONE RISERVATA