La suocera morì annegata in piscina, l'ex calciatore Chierico testimone al processo
'Dodo', campione d'Italia coi giallorossi nel 1983, ha ricordato il dramma familiare al giudice monocratico, nell'ambito del processo che vede imputata S.M., responsabile legale della struttura, con l'accusa di omicidio colposo per negligenza. Per i pm, non ci sarebbe stato un adeguato servizio di sorveglianza nella piscina della struttura dove Chierico e i suoi familiari erano soliti alloggiare.
«Ci sono stato molte volte, ero amico del proprietario. Tantissime squadre e nazionali di calcio hanno frequentato quell'hotel» - racconta Chierico, che non era presente al momento della tragedia ma è stato sentito insieme ad altre persone per ricostruire la vicenda - «Non ho mai visto dei veri e propri bagnini. C’erano degli addetti che si occupavano un po’ di tutto. La piscina non era molto profonda, al massimo un metro e settanta, ma mia suocera era più bassa. Anche quel giorno non c’era un bagnino. Se ci fosse stata una qualsiasi persona oggi sarebbe ancora viva».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 7 Dicembre 2017, 12:32
© RIPRODUZIONE RISERVATA