Bea, centinaia ai funerali della "bimba di pietra" a Torino tra supereroi e palloncini

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Grande commozione, questa mattina, nella chiesa parrocchiale del Santo Volto, a Torino, ai funerali di Beatrice Naso, la 'bimba di pietra', come era stata chiamata per la malattia rarissima che aveva trasformato il suo corpo come un'armatura rigida e che ne causato la morte, mercoledì scorso, a 8 anni. Ad accogliere, la piccola bara bianca portata in chiesa a spalle dal papà e da altri familiari, anche la Nazionale Italiana dell'Amicizia travestiti dai supereroi che tanto Bea amava che fanno ala nella chiesa affollata.

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Appoggiata alla  bara coperta da fiori bianchi un dipinto che ritrae la piccola tra le braccia della sua mamma, e intorno tanti fiori, tra cui spicca un cuscino di rose rosse a forma di cuore di mamma e papà, pupazzi e palloncini. Alle esequie ha partecipatp anche il sindaco di Torino, Chiara Appendino. 
 
 


Durante la funzione è stato letto uno scritto dell'arcivescovo di Torino, mons. Cesare Nosiglia. «È un lutto che colpisce tutti. La scomparsa di questa bambina, la sua malattia rara ricordano a tutti noi che la vita è un mistero profondo. La breve esistenza di Bea, la sua storia travagliata hanno suscitato, a Torino e in tutto il mondo, solidarietà e attenzione; hanno provocato tanta gente a pregare - ha aggiunto mons.Nosiglia - e a compiere gesti concreti di carità. Questi sono segni di quella 'tenerezza di Dio' che ci accompagna sempre, nella sofferenza come nella gioia e nel ritrovarci fratelli».
Ultimo aggiornamento: Sabato 17 Febbraio 2018, 22:21
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