Esenzioni per il canone Rai, cambiano i requisiti per richiederlo: ecco quali saranno

Esenzioni per il canone Rai, cambiano i requisiti per richiederlo: ecco quali saranno
Arrivano le esenzioni per il canone Rai.  Non solo gli over 75, ma per decreto saranno estese a una platea più ampia: sale, infatti l'asticella per il reddito annuo massimo necessario all'esonero, che ora passa da 6.713 euro a 8 mila. Il provvedimento annunciato dal premier Paolo Gentiloni a metà febbraio è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 3 marzo scorso e alza la soglia degli esentati da 115 mila agli attuali 350 mila.

Per essere esonerati dal pagamento dell'imposta, i cittadini che hanno compiuto 75 anni e con un reddito annuo non superiore a 8.000 euro potranno quindi rivolgersi agli uffici dell'Agenzia delle Entrate per presentare una dichiarazione sostitutiva di richiesta di esenzione oppure spedirla con raccomandata, senza busta, al seguente indirizzo: Agenzia delle Entrate – Ufficio Torino 1 Sat – Sportello abbonamenti tv – Casella Postale 22, 10121 -Torino. La richiesta, accompagnata da un documento di identità valido, dovrà essere compilata sull'apposito modello.

Chi fruisce dell'esenzione per la prima volta dovrà presentare la richiesta entro il 30 aprile. Per coloro che intendono invece beneficiarne a partire dal secondo semestre, la scadenza è fissata al 31 luglio.

Inoltre, per continuare ad avvalersi dell'agevolazione negli anni successivi (se le condizioni di esenzione permangono), non è necessario presentare ulteriori dichiarazioni. Se invece, negli anni successivi alla presentazione della dichiarazione si perde il possesso dei requisiti per beneficiare della esenzione, è necessario versare il canone.

Chi nel corso dell'anno attiverà per la prima volta un abbonamento al servizio radiotelevisivo, dovrà inviare la richiesta di esenzione entro 60 giorni dalla data in cui sorge l'obbligo di pagare il canone. Coloro che, in presenza dei requisiti previsti, hanno pagato il canone per gli anni 2008, 2009, 2010, 2011, 2012, 2013, 2014, 2015 e 2016 possono chiederne infine il rimborso tramite il modello disponibile anche presso gli uffici dell'Agenzia delle Entrate, accompagnato dalla dichiarazione sostitutiva che attesta il possesso dei requisiti.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 7 Marzo 2018, 14:41
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