La casa smart è una realtà, aumentano le vendite di oggetti tecnologici per le abitazioni
Tra le soluzioni hi-tech più desiderate hanno scelto i sensori che rilevano una perdita d'acqua e le valvole che chiudono l'impianto idrico in automatico, le videocamere con cui dare un'occhiata al soggiorno quando si è in ufficio e i sistemi che simulano la presenza di persone all'interno della casa, insieme ai termostati regolabili dal tablet. Ha invece poco appeal la tecnologia applicata a luci, cancelli e serrande.
L'attenzione alla sicurezza è ben presente anche oltreoceano. Sempre secondo gli analisti, l'americano medio è 12 volte più disposto a comprare un allarme antincendio che non un sistema di irrigazione programmabile via telefono. E gli italiani non fanno eccezione. In base a un'indagine pubblicata nei mesi scorsi dall'Osservatorio Internet of Things del Politecnico di Milano, nel 2016 il giro d'affari della casa connessa ha raggiunto in Italia i 185 milioni di euro, con il 26% dei connazionali che già dispone di almeno un oggetto intelligente e connesso nella propria abitazione e il 58% che pensa di comprarlo. I prodotti per la sicurezza - serrature, videosorveglianza, sensori di movimento - sono i preferiti, seguiti da quelli per riscaldamento, climatizzazione e gestione degli elettrodomestici da remoto. Il quadro è però destinato a cambiare nei prossimi anni, quando l'innovazione domestica mostrerà il suo potenziale anche in altri ambiti. Gli analisti di Grand View Research non hanno dubbi: nel 2025 il mercato della casa smart varrà 130 miliardi di dollari a livello globale, e darà vita a una rivoluzione sia nelle cucine, sia nelle modalità d'intrattenimento da salotto
Ultimo aggiornamento: Sabato 16 Settembre 2017, 13:43
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