Torna in tv Master Of Photography: Italia protagonista con 3 concorrenti e un giudice d'eccezione. Il via il 25 maggio su Sky Arte
di Bianca Francavilla
L’Italia sarà protagonista con tre concorrenti in gara e con un giudice d’eccezione, il maestro Oliviero Toscani. Il fotografo che ha cambiato il modo di interpretare la fotografia sarà affiancato dalla picture editor del Guardian Weekend Magazine Caroline Hunter e dalla collega Darcy Padilla. Tre caratteri e modi diversi di guardare al mondo, come hanno spiegato nella conferenza stampa di presentazione che si è svolta questa mattina a Londra. Caroline è alla ricerca del senso che alla fotografia vuole dare l’autore, Darcy alla domanda e alla risposta che c’è dietro uno scatto e Oliviero allo sguardo dei concorrenti: basta quello per capire se è un artista o un dilettante. Tre modi diversi di interpretare il programma, tanto è vero che ammettono: “Abbiamo diverse volte discusso animatamente perché per uno una cosa era sbagliata e per l’altro no. Abbiamo opinioni molto forti ma rispettiamo il pensiero dell’altro: è la forza del nostro ruolo, lo rende più interessante”.
Nelle 8 puntate verrà chiesto agli aspiranti vincitori di immortalare in uno scatto il barocco siciliano, Amburgo, una celebrità, l’erotismo, gli atleti paraolimpici, le fashion’s victim, le origini e la prova finale sarà invece su un paese estero. In ogni puntata ci sarà una special guests di fama mondiale tra i quali l’attore Clive Owen, l’atleta Bebe Vio, e i fotografi Martin Parr, Steve McCurry, David Alan Harvey, Siegfried Hansen, Ezra Show, Donna Ferrato e Carla Kogelman.
Il programma è anche un modo per riflettere su come sia cambiata la fotografia nell’era della condivisione sui social network. I tre giudici sono d’accordo sul fatto che sia diventata un nuovo (se non il più) importante mezzo di comunicazione: vediamo le stesse immagini, ma abbiamo un punto di vista diverso e questo viene fuori nello scatto. E non c’è bisogno di grandi e costosi mezzi per fare la differenza e immortalare quella bellezza da cui non si può tornare indietro. La sfida è di rendere con uno scatto qualcosa di talmente semplice che tutti possano dire “potevo farlo anche io, ma non l’ho fatto”. “Un programma come questo – ha concluso Toscani – è più importante di cucinare, ad esempio. Tutti fotografano, ma non tutti cucinano. Io, ad esempio, non cucino. Da quando abbiamo la fotografia abbiamo la storia: prima c’era il vangelo, c’erano i racconti, c’erano i bugiardi. Adesso abbiamo la fotografia”.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 19 Maggio 2017, 14:49
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