Cannes, scontro tra Almodovar e Will Smith per Netflix: ecco cosa è successo

Cannes, scontro tra Almodovar e Will Smith per Netflix: ecco cosa è successo

di Ilaria Ravarino
«Le nuove piattaforme digitali devono rispettare le regole. Sarebbe un paradosso che un film che vince la Palma d'oro non venga visto in sala». Così ieri in conferenza stampa Pedro Almodovar, presidente della giuria del festival di Cannes, ha spezzato una lancia in favore della decisione - valida dal prossimo anno - di non ammettere più in concorso film distribuiti esclusivamente sul web.

«Rispetto tutte le nuove forme digitali - ha detto il regista - ma non devono sostituirsi a quelle già esistenti o alterare le abitudini degli spettatori. La dimensione dello schermo non deve essere più piccola della sedia su cui lo si vede: bisogna sentirsi piccoli e umili di fronte alle immagini di un film». Di diverso avviso Will Smith, membro della giuria, «fulminato» da un serissimo Paolo Sorrentino seduto accanto a lui: «Io ho tre figli di 24, 18 e 16 anni. Vanno al cinema due volte alla settimana e scaricano i film da Netflix. Non so cosa accada nelle altre case, ma nella mia l'arrivo di Netflix non ha avuto alcun effetto: sono due tipi di fruizione diverse, e quando vogliono sentirsi umili di fronte a certe immagini cercano il cinema, non il piccolo schermo. Netiflix ha permesso loro di guardare film che altrimenti non avrebbero mai visto. A casa mia non ha fatto altro che ingrandire l'offerta e metterli in contatto con questo mondo underground di storie a 8000 chilometri da loro».

Ma la querelle, innescata dalla presenza in concorso di due film destinati al circuito web (il fantasy Okja di Bong Joon Ho e la commedia The Meyerowitz Stories di Noah Baumbach), non si è fermata qui. E l'ultima parola è toccata al presidente Almodovar: «Tra vincere una Palma d'oro e far vedere il mio film in 190 paesi al mondo, ovviamente preferisco la seconda cosa - ha concesso - a patto però che tutti vedano il mio film sul grande schermo».

Evidentemente in minoranza, Smith si è tirato fuori con un piccolo imbarazzo dalla questione: «Sono qui per ragioni totalmente egoistiche: voglio solo imparare - ha detto - Quando mi hanno invitato ero veramente emozionato. Avevo quattordici anni l'ultima volta che ho visto tre film al giorno... Sono davvero tanti e non vedo l'ora di cominciare. Vedrò il primo film alle 8.30 del mattino, tutti i giorni. Sarò a letto in tempo tutte le sere per poi essere concentrato alla mattina. Sono serissimo».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 18 Maggio 2017, 08:43
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