Depressione, non solo donne: aumentano i casi tra uomini e giovani

Depressione, non solo donne: aumentano i casi tra uomini e giovani
Aumenta il numero degli uomini che ricorrono a cure mediche perché affetti da depressione, malattia dell'anima che da sempre ha afflitto maggiormente le donne (3 pazienti su 4 sono donne). Le cause della patologia sono molteplici e colpiscono soprattutto nella fase dell'adolescenza, aumentando notevolmente il rischio di suicidio tra i giovani. Ad essere affette da depressione sono principalmente donne con gravosi carichi familiari e lavorativi, come è emerso oggi a seguito della seconda giornata del 22esimo Congresso Nazionale della Società Italiana di Psicopatologia.

"Le tematiche psicopatologiche cliniche e di ricerca sono di estrema attualità - dichiara Alberto Siracusano, presidente della Società - Il benessere mentale sembra una meta che si allontana sempre più sotto la spinta di nuove paure, dell'insicurezza e della perdita di fiducia. Il futuro della società è determinato dal benessere psicofisico dei propri giovani. Su questo noi psichiatri e psicoterapeuti non dobbiamo mai smettere di interrogarci. La psichiatria è sociale, dinamica e personalizzata".



"I sintomi della depressione non cambiano, quello che cambia è l'approccio alla malattia Le donne partono dall'interiorità e dalla dimensione del dolore e della perdita soggettiva, e riescono a parlare delle proprie emozioni. Gli uomini, invece, pur avvicinandosi in maniera maggiore rispetto agli anni scorsi ai servizi di cura psichiatrici, guardano alla dimensione esterna della propria sofferenza, di ciò che non riescono più a fare bene: si lamentano soprattutto del calo delle prestazioni lavorative. Il dolore e la frustrazione per gli uomini toccano la sfera sociale e del successo. La paura più grande è quella di perdere il ruolo nella società, di sentirsi falliti, per esempio, perché non più in grado di garantire lo stesso tenore di vita alla famiglia", ha invece affermato Cinzia Niolu, responsabile Servizio psichiatrico diagnosi e cura Policlinico universitario Tor Vergata.

Un aumento di casi di depressione è previsto per il prossimo decennio, fino a diventare, nel 2030, la prima causa mondiale di giornate di lavoro perse per disabilità, come segnalato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità.
La Società Italiana di Psicopatologia ha quindi lanciato un appello riguardo i fattori sociali scatenati del disturbo:  causa principale, la società iperconnessa, iperdinamica che all'individuo chiede tempi di risposta sempre più rapidi in una generale perdita di sicurezze socio-affettive.

"I progressi scientifici sono alleati di medici e pazienti, ma non bisogna forzare i tempi di guarigione che per la depressione restano significativi. Si può lavorare tempestivamente sui sintomi dell'ansia, riducendone la portata e il disagio dei pazienti, ma poiché la depressione affonda nelle radici dell'anima, con fattori genetici ed epigenetici, i tempi sono soggettivi e l'aderenza alle cure proposte dagli psichiatri resta fondamentale. Uomini e donne hanno bisogno di cure differenziate e specifiche nelle varie età", conclude Niolu.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 22 Febbraio 2018, 18:29
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