Il governo toglie poteri a Cantone, poi il dietrofront: "Rimedieremo all'errore"

Il governo toglie poteri a Cantone, poi il dietrofront: "Rimedieremo all'errore"

di Alessandra Severini
Il Caso Anac scoppia all'improvviso e stordisce il governo, fa litigare i dem e lascia il M5s libero di accusare l'esecutivo di non voler combattere la corruzione. 

Nel processo di revisione della riforma del Codice degli appalti sarebbe infatti stata cancellata la norma che dà all'Autorità guidata da Raffaele Cantone particolari poteri di controllo e sanzione. In particolare, la norma prevede che se Anac rileva gravi inadempienze da parte di una stazione appaltante e casi conclamati di illegittimità, può imporre il ritiro in autotutela di un atto, pena la multa del dirigente. L'Anac in realtà questi poteri non li ha finora mai azionati perchè riservati solo ad affrontare situazioni di estrema criticità. Tanto basta comunque per sollevare le aspre critiche da parte del Movimento 5 stelle. Ma anche per Matteo Orfini, presidente Pd, depotenziare Anac è un errore. E anche il ministro della Giustizia Andrea Orlando invita «il Consiglio dei ministri a fare una riflessione». 
«Nelle commissioni competenti, di abrogare la norma su Anac non si è mai parlato assicura il senatore del Pd Stefano Esposito che ha seguito il provvedimento da relatore in commissione Lavori pubblici - Mi auguro sia un mero errore materiale da parte degli uffici di Palazzo Chigi. Quel comma va reintrodotto». 

Sta di fatto che la modifica, spuntata dopo l'iter parlamentare e dopo l'ok del Cdm è stata già vidimata insieme all'intero testo dalla Ragioneria dello Stato, ed è ormai pronta per la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Errore colpevole o cercato, comunque la bufera costringe Palazzo Chigi ad intervenire per precisare che «non c'è alcuna volontà politica di ridimensionare i poteri dell'Anac» e che «verrà posto rimedio» all'errore già in sede di conversione del decreto. Gentiloni, in missione a Washington, avrebbe telefonato a Raffaele Cantone che ha fatto sapere di «aver preso atto positivamente» dell'impegno politico assunto dal premier. Dall'Anac però filtra anche qualche perplessità per il fatto che la norma non sia stata oggetto di confronto in Parlamento.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 21 Aprile 2017, 08:36
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