Morto Adrian, il bimbo di 2 anni caduto nel pozzo: "48 ore di agonia"

Morto Adrian, il bimbo di 2 anni caduto nel pozzo: "48 ore di agonia"
Ha lottato tra la vita e la morte per quasi due giorni, ma alla fine non ce l'ha fatta. È morto alle 18.35 di oggi pomeriggio il bimbo di 23 mesi caduto sabato sera in un pozzo profondo 9 metri a Velletri, vicino Roma. È deceduto per arresto cardiocircolatorio all'ospedale pediatrico Bambino Gesù, dove era stato trasportato in condizioni disperate. Secondo quanto si è appreso, del decesso del piccolo è stata informata anche la procura di Roma.




Non è escluso che vengano disposti nuovi accertamenti o che si possa ipotizzare responsabilità a carico di chi doveva sorvegliarlo, compresa la madre che era in casa in quel momento e avrebbe parlato di un «attimo di distrazione». Intanto i carabinieri della compagnia di Velletri hanno raccolto testimonianze ed effettuato sopralluoghi nell'abitazione dove si è verificato l'incidente. I militari hanno posto sotto sequestro il pozzo, che si trova al confine tra il giardino e un uliveto, e l'area antistante per 'cristallizzarè la zona. L'ipotesi è che il bimbo di 23 mesi, nato in Italia ma di origini romene, mentre giocava in giardino con la sorellina di 3 anni, abbia approfittato di un attimo di distrazione della madre per avvicinarsi al pozzo, distante circa tre metri dalla casa e sia caduto all'interno dal lato in cui la recinzione è più bassa.
 
 

 E ieri i carabinieri assieme ai vigili del fuoco hanno svuotato l'acqua all'interno del pozzo-cisterna accertando che quella sera il livello dell'acqua era di circa 3 metri. Ancora da chiarire, invece, per quanto tempo sia rimasto all'interno. A dare l'allarme è stata la sorellina quando l'ha visto cadere. Il nonno si è così calato all'interno del pozzo con un tubo per l'irrigazione e l'ha tirato fuori dall'acqua fino all'arrivo dei pompieri che hanno riportato entrambi in superficie. Rianimato dagli operatori del 118, il piccolo è stato trasportato all'ospedale di Velletri in ospedale in gravissime condizioni. Trasferito d'urgenza al Bambino Gesù di Roma, intorno alle 23, è arrivato in coma con una diagnosi di annegamento e arresto cardiocircolatorio. È rimasto ricoverato nella terapia intensiva del Dea e mantenuto in sedazione farmacologica profonda. Ma alla fine il suo piccolo cuore ha smesso di battere.
 
Ultimo aggiornamento: Lunedì 3 Aprile 2017, 20:51
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