Viveva al Gratosoglio e sognava il jihad in Siria: espulsa ragazza di 22 anni

Ragazza di 22 anni esplulsa per terrorismo: "Era pronta al martirio"

di Giammarco Oberto
È arrivata a Milano nel 2013 con la famiglia, viveva al Gratosoglio con i genitori e i tre fratelli minori. Fahmy Fatma Asharaf, 22 anni, era in regola con il permesso di soggiorno, non aveva alcun precedente di polizia ed era disoccupata. Una ragazza assolutamente anonima. Eppure lunedì mattina gli agenti della Digos hanno bussato alla sua porta e consegnato il decreto di espulsione dal territorio nazionale firmato dal ministro dell’Interno. Legami con l’Isis, la motivazione dell’espulsione.

Secondo la Digos, la ragazza aveva intrapreso da alcuni mesi un percorso di radicalizzazione. Non aveva alcun rapporto sociale, stava sempre incollata al computer. Negli ultimi 4 anni si è avvicinata all’estremismo ed era in contatto con un membro dell’Isis, un certo Abdallah Hasanyan Al-Najjar: Fahmy gli avrebbe chiesto di organizzare per lei un viaggio in Siria attraverso la Turchia per fornire il suo contributo al jihad. Ma il flusso di messaggi in rete non è sfuggito agli uomini dell’antiterrorismo. E su Fahmy si è acceso un faro. Gli inquirenti hanno trovato anche una chat su Telegram in cui lei dava la sua disponibilità a sacrificarsi in un attentato in Italia, senza però ricevere alcuna conferma o risposta.

«I servizi di appostamento hanno consentito di evidenziare il profondo cambiamento subito dalla giovane in 4 anni: all’epoca dell’arrivo in Italia, nel 2013, era occidentalizzata, sia nel vestiario che nel comportamento.
Adesso invece porta il niqab e i guanti neri per non lasciare scoperta alcuna parte del corpo» spiegano gli investigatori.

Ultimo aggiornamento: Lunedì 13 Novembre 2017, 23:30
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