Napoli, corteo contro Casapund: guerriglia alla stazione, fumogeni e bombe carta

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Scontri a Napoli tra attivisti dei centri sociali e le forze dell'ordine. Scene di guerriglia a poca distanza dalla stazione ferroviaria di Piazza Garibaldi tra automobilisti e passanti spaventati. Il corteo che è iniziato per protestare contro un appuntamento elettorale di Casapound ad un certo punto è riuscito ad avvicinarsi all'hotel Ramada, dove c'era il leader del movimento di destra, Simone Di Stefano. Sono scoppiate bombe carta e sono stati lanciati fumogeni.



Dopo che gli attivisti hanno «denunciato» di essere stati «circondati ingiustamente» dalle forze di polizia il corteo si è nuovamente ricompattato. È stato rimosso il blocco stradale davanti alla stazione, ma i manifestanti sono ancora in movimento causando fortissimi rallentamenti lungo le strade di piazza Garibaldi. Disagi si registrano anche in uscita dalle autostrade, il cui casello si trova a qualche chilometro dalla stazione. 



Due attivisti dei centri sociali sono stati portati in ospedale per essere medicati, dopo gli scontri con le forze dell'ordine, secondo quanto riferito dai portavoce dei manifestanti. Secondo il racconto degli attivisti gli scontri sarebbero partiti dopo che una loro rappresentanza aveva chiesto di far procedere il corteo lungo una strada presidiata dalle forze dell'ordine, ma che non avrebbe consentito l'accesso all'hotel dove si stava svolgendo un incontro di Casapound. Intanto sono in corso controlli su circa trenta manifestanti che sono tenuti fermi, a lato della strada. In zona le forze dell'ordine stanno cercando di rintracciarne altri che sono fuggiti. In una parte della strada il traffico è tornato regolare, mentre verso il centro della città una parte della viabilità è ancora presidiata dalle forze di polizia.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 19 Febbraio 2018, 09:09
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