Genitori anziani, la bimba in adozione. Cassazione: "Incapaci di comprendere i suoi bisogni". La rabbia del papà

Genitori anziani, la bimba in adozione. Cassazione: "Incapaci di comprendere i suoi bisogni". La rabbia del papà
La Cassazione ha confermato l'adottabilità della bimba nata da una coppia di genitori anziani di Casale Monferrato ritenendoli incapaci «di comprendere quali siano i bisogni emotivo affettivi e pratici» della bimba, e risultando il padre «totalmente dipendente» dai desideri della moglie «chiusa in un processo narcisistico». Con il verdetto depositato oggi la Suprema Corte ha confermato la sentenza emessa dalla Corte di appello di Torino nel 2017 nel processo di secondo grado-bis. 



La Cassazione inoltre sottolinea che padre e madre pur non presentando «caratteristiche di emarginazione sociale, culturale ed economica» e pur avendo collaborato con le «indicazioni» dei servizi sociali, hanno riportato «valutazioni tecniche», emerse nei giudizi di merito, «univocamente negative in ordine all'idoneità genitoriale».

Gli ermellini aggiungono inoltre che la valutazione della vicenda, e la decisione finale di dichiarare l'adottabilità della bimba, non è stata centrata «esclusivamente» sull'episodio di abbandono in auto della piccola per qualche minuto, né solo sull'età di padre e madre, dal momento che le indagini svolte si sono arricchite di «numerosi ulteriori elementi».

Ad avviso della Cassazione la «complessiva valorizzazione e valutazione» di tutti gli elementi raccolti nei processi di merito costituisce un nucleo «incensurabile». Per la complessità della vicenda, la Suprema Corte ha compensato le spese di giudizio tra i genitori «anziani» e il tutore provvisorio della bimba.



IL PADRE: SENTENZA INCOMMENTABILE «È una sentenza che non si può neanche commentare. Non abbiamo null'altro da dire». Poche parole, dal tono molto amareggiato, quelle del padre, oggi settantenne, raggiunto telefonicamente nell'abitazione di Mirabello, dopo la sentenza della Cassazione che ha confermato l'adottabilità della bimba. A sostegno dei genitori di Mirabello Monferrato, a pochi chilometri da Casale, era stata creata, tempo fa, la pagina Facebook 'Ridate la figlia alla famiglia Deambrosis'. Il sindaco Mauro Gioanola aveva anche promosso, con altri comuni della zona, una petizione con raccolta firme consegnata all'avvocato romano Adriana Boscagli, che segue la coppia, per farla arrivare alla Cassazione. Nata nel maggio 2010, la bimba dopo pochi giorni era stata portata via e affidata a una casa-famiglia dopo la denuncia dei vicini.

Ultimo aggiornamento: Mercoledì 14 Febbraio 2018, 20:57
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