Lidl, via le croci dalle chiese dei manifesti per non urtare la sensibilità religiosa: è bufera

Lidl, via le croci dalle chiese dei manifesti per non urtare la sensibilità religiosa: è bufera
Da tempo la Lidl, per dare un'impronta più 'locale' a ogni punto vendita, abbellisce i supermercati con foto panoramiche dei luoghi in cui vengono aperti i diversi centri. Si tratta di una pratica molto diffusa, anche in Italia. A Camporosso (Imperia), infatti, i responsabili del supermercato hanno deciso di installare una gigantografia del vicino borgo di Dolceacqua, uno dei più spettacolari e conosciuti in tutto il Ponente ligure. C'è stato però un dettaglio che non è sfuggito a molti: in quelle foto panoramiche mancava qualcosa.



Dalle chiese presenti nel borgo, infatti, erano state rimosse, con programmi di grafica, tutte le croci. Il motivo è semplice, come confermato anche dalla stessa azienda: quei simboli religiosi potevano urtare la sensibilità dei credenti di altre confessioni, musulmani in primis. E dal momento che i prezzi competitivi rendono la Lidl frequentata soprattutto da immigrati, si è deciso di rimuovere i simboli della cristianità dalle foto mozzafiato di Dolceacqua. I responsabili dello store, però, non avevano calcolato l'effetto boomerang: molti residenti italiani e soprattutto credenti, con il sindaco in testa, sono furiosi per quel ritocco.

«Ho già chiesto spiegazioni in passato, mi avevano detto che sarebbe stata una soluzione temporanea ma quelle immagini sono sempre lì, ora sto valutando se fare causa direttamente all'azienda» - tuona Fulvio Gazzola, primo cittadino di Dolceacqua, a La Stampa - «Tutto questo lede l'immagine del nostro comune e di tutta l'Italia. Ci fa piacere se il nostro borgo viene rappresentato, ma a patto che ciò avvenga con riproduzioni fedeli e non con foto 'soggettive'. Devono rispettare la realtà dei fatti: sulla chiesa ci sono le croci, simbolo di tradizione prima che di religiosità». Non è la prima volta che Lidl sceglie di rimuovere le croci dalle chiese sulle foto panoramiche presenti negli store: polemiche di questo genere erano già sorte in Grecia, in Belgio e nella Repubblica Ceca.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 11 Ottobre 2017, 13:52
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