Yara, scontro tra i legali: "La foto satellitare è taroccata". Ecco cosa emerge dall'analisi

Yara, scontro tra i legali: "La foto satellitare è taroccata". Ecco cosa emerge dall'analisi
I legali di Bossetti stanno puntando buona parte della difesa su una foto satellitare, ma pare che in realtà a poco serva. Durante l'Appello per il caso Yara i toni si sono accesi tra le due parti in merito a una foto, si tratta di una ripresa satellitare che mostrerebbe il corpo della 13enne.



Tra gli avvocati del muratore e ei legali di parte civile della famiglia di Yara su alcune slide con le quali gli avvocati del muratore cercano di dimostrare come il corpo della ragazzina non possa essere rimasto per tre mesi nel campo di Chignolo d'Isola, come sostenuto dell'accusa. La difesa mostra delle fotografie tratte da un satellite dei giorni precedenti al ritrovamento del corpo per sostenere la sua tesi. «Quella foto è tarocchissima - ha detto uno degli avvocati della famiglia, Andrea Pezzotta - stiamo ben oltre il limite e mi riservo un esposto».



Il settimanale Giallo ha poi fatto ulteriori approfondimenti in merito. All'interno di una parte cerchiata si notano dei punti neri, che presumibilmente potrebbero indicare il corpo di Yara. La posizione è esattamente quella che aveva il corpo della ragazzina quando venne ritrovato: testa verso la provinciale 160, piedi verso la sterrata, continuazione di via Badeschi. Se si fa il confronto proprio con la strada sterrata sulla sinistra, larga circa tre metri, si vedrà come questi punti più scuri sono lunghi più o meno la metà. E Yara era alta proprio 1 metro e 50. È dunque altamente probabile che Yara sia proprio quei pochi  pixel neri, ma non si può certo dedurre altro. L'accusa potrebbe quindi avere ragione la foto come prova della difesa potrebbe essere piuttosto debole.


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 12 Luglio 2017, 18:41
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