Vigili del fuoco, aumenti da 400 euro. Vicina la firma del contratto

Vigili del fuoco, aumenti da 400 euro. Vicina la firma del contratto

di Andrea Bassi
Dopo le Forze di polizia anche il rinnovo del contratto per i Vigili del fuoco è a un passo dalla firma. E per i pompieri quelli che si prospettano sono aumenti in busta paga decisamente consistenti. Anche perché, a differenza di poliziotti e militari, fino ad oggi non erano mai riusciti ad ottenere il cosiddetto “assegno di specificità”, uno scatto legato alla funzione e all’anzianità di servizio. Nel nuovo contratto ci sarà anche questo e così l’asticella dell’aumento sale di molto verso l’alto, in alcuni casi fino a 400 euro lorde mensili. 



LA BOLLINATURA
Durante lo scorso fine settimana il ministero dell’Economia ha “bollinato” i conteggi effettuati sulle buste paga dei Vigili del fuoco. Si tratta, per ora, di cifre ancora provvisorie, che sono ancora oggetto di trattativa e di limatura negli incontri che si stanno tenendo anche in queste ore. Non solo. C’è anche da tenere presente che i conteggi potrebbero essere ancora approssimati per difetto, visto che non tengono conto della dote da 11 milioni destinata ai pompieri stanziata nell’ultima manovra di bilancio per finanziare le attività operative, e delle modifiche all’ordinamento che dovrebbero comportare altri ritocchi. Il tavolo “politico” nel quale potrebbe arrivare la chiusura del contratto, è convocato comunque per domani al ministero della Funzione pubblica. Date queste avvertenze, vediamo quali dovrebbero essere gli scatti. Per un vigile del fuoco l’aumento sarebbe di quasi 162 euro al mese lordi. Dai 14 anni di servizio scatta l’assegno di specificità, che fa subito balzare l’aumento a 229 euro circa. Per un vigile del fuoco coordinatore con 28 anni di anzianità, lo scatto è di 288 euro mensili. Un capo squadra con 25 anni alle spalle, guadagnerà 309 euro al mese in più lordi. Per un capo reparto con 22 anni di servizio, lo scatto sale a 323 euro. Un capo reparto esperto con 28 anni, prenderà 334 euro al mese in più. Per un sostituto direttore antincendi capo con 28 anni di servizio arriverà a 406 euro. E per tutti poi, ci saranno gli arretrati sugli aumenti contrattuali per il 2016 e il 2017, e gli arretrati sulla voce “specifica” per gli ultimi tre mesi dello scorso anno. 

Ma se i pompieri si avviano a brindare al rinnovo del contratto di lavoro, per scuola, enti locali e sanità, i sindacati hanno mostrato qualche preoccupazione. Ieri si sono recati in delegazione al ministero della Funzione pubblica, dove hanno incontrato il sottosegretario Angelo Rughetti che ha provato a rassicurarli, ribadendo l’assoluta «determinazione a chiudere e firmare tutti i contratti in corso di negoziazione».

LE REAZIONI
Rughetti ha anche sottolineato che «sul comparto Sanità si sta lavorando insieme alle regioni per trovare soluzioni tecniche che consentano di andare avanti e mettere l’Aran in condizione di procedere. E possiamo dire», ha aggiunto, «che siamo vicini». Sul comparto della conoscenza, - ha detto ancora a margine della riunione il sottosegretario - il lavoro è ad uno stato più avanzato. Così come per gli enti locali, dopo il via libera all’atto integrativo, si può andare avanti con meno ostacoli». Anche la questione delle risorse economiche per il rinnovo della Sanità sarebbe ormai vicina alla soluzione. 
 
Ultimo aggiornamento: Martedì 6 Febbraio 2018, 00:17
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