Pesto vegetale Bio non è nocivo
Finestra ha avvisato contestualmente l’ASL competente, la quale - in data 27 settembre 2017, svolte le verifiche del caso - ha redatto un verbale, senza prelevare alcun campione, in ragione delle analisi in corso da parte di Finestra. Finestra ha poi trasmesso i risultati delle analisi all’ASL.
Le analisi svolte hanno confermato l’assenza di sostanze nocive per la salute. Il Prodotto era fermentato a seguito di una contaminazione da elementi microbici non patogeni e non nocivi alla salute - del genere Bacillus spp - sviluppatisi con il forte calore avuto nel periodo estivo.
La Condotta di Finestra - precisa in una nota il suo legale - ha ossequiato la normativa di settore, principio di precauzione compreso (art. 7 I Reg. Ce n. 178 del 2002). Infatti non è stato il Ministero della Salute a disporre il richiamo, bensì l’Osa di Finestra. Inoltre non è vero che nel pesto fosse presente una tossina che poteva portare anche alla morte; nessun campione di prodotto è stato inviato all’Istituto Superiore di Sanità, in quanto non richiesto, né necessario; non risponde a verità che il Prodotto contenesse una tossina; non risponde a verità che il Prodotto contenesse una tossina che “può potenzialmente anche cagionare la morte”.
Non è stato il Ministero della Salute, dunque, a disporre il richiamo, bensì l’Osa di Finestra; nessun campione di prodotto è stato inviato all’Istituto Superiore di Sanità, in quanto non richiesto, né necessario; la contaminazione microbica non era nociva alla salute; il consumo del Prodotto non avrebbe potuto cagionare il decesso di chi lo avesse ingerito.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 10 Novembre 2017, 11:42
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