Uccide l'uomo che abusò della fidanzata: condannato a 40 anni di carcere. "Nessun rimorso"

Uccide l'uomo che abusò della fidanzata: condannato a 40 anni di carcere. "Nessun rimorso"

di Federica Macagnone
«Il sistema giudiziario ha fallito. Non ho alcun rimorso per quello che ho fatto». Parlava così Jace Crehan, 23enne di Baton Rouge, in Louisiana, poco dopo il suo arresto nel 2015 per aver aiutato la sua fidanzata a uccidere Robert Noce Jr., l'uomo che l'aveva molestata per anni. Una vendetta in piena regola per la quale è stato condannato all'ergastolo. Quarant'anni, invece, per compagna Brittany Monk, 20 anni, che in quell'uomo vedeva un padre e che, invece, si era rivelato un orco senza scrupoli.
 
 

La ragazza, diventata adulta, aveva denunciato il compagno della madre raccontando l'orrore che aveva dovuto subire da quell'uomo dai 4 ai 12 anni. Per Noce, però, non si erano aperte le porte del carcere come la sua vittima si aspettava: era tornato alla sua vita dopo essere stata condannato a cinque anni di libertà vigilata. Per Brittany è stato come gettare sale su una ferita che non si rimarginerà mai. I timori che Noce potesse far capolino di nuovo nella sua vita sono iniziati quando è rimasta incinta. Paure, tra l'altro, condivise da Jace che temeva per l'incolumità della compagna e del bimbo che portava in grembo. Ed è stato in questo clima di tensione che i due hanno messo in atto il loro piano di morte: si sono intrufolati nella roulotte in cui Noce abitava e lo hanno ucciso. Avevano studiato tutto nei minimi particolari, usando dei guanti e delle cuffie che impedissero di lasciare in giro imponte e capelli. Ma quel piano apparentemente perfetto è andato in frantumi quando lasciarono i guanti in un barile a poca distanza: su uno di loro c'era il Dna di Brittany. I due vennero arrestati, ma fin dal primo momento Jace non hai mostrato segni di rimorso: «La giustizia ha fallito. Adesso mi sento molto meglio. Non ho alcun rimpianto o rimorso e non posso dire di essere dispiaciuto per quello che ho fatto. Pensavamo sarebbe stato condannato ad almeno 10 anni per aver molestato quella bambina che lo chiamava papà, e invece ha ottenuto cinque anni di libertà vigilata».

Jace è stato condannato all'ergastolo per omicidio di secondo grado. Brittany ha ricevuto una condanna a 40 anni di carcere per omicidio colposo. «Hanno agito con impeto e con passione. Volevano vendetta - ha detto l'avvocato della coppia, Franz Borghardt - Brittany era stata trasformata per anni in una schiava sessuale e, da quando era incinta, entrambi temevano per la loro incolumità. Non volevano ucciderlo, ma lanciargli un messaggio affinché capisse che li doveva lasciare in pace. Poi hanno perso il controllo». Tuttavia, l'investigatore Darwin Miller ha ribadito che, a prescindere dai motivi che li avevano spinti, quello che hanno fatto è illegale: «Non viviamo in un Paese in cui ci è permesso di farci giustizia da soli. Questa non è una tragedia shakespeariana. Questo non è un film di Hollywood. Questo è semplicemente un'omicidio».
Ultimo aggiornamento: Sabato 16 Dicembre 2017, 20:55
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