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Secondo le autorità messicane, Russo, 60 anni, scomparso insieme al figlio Antonio e al nipote Vincenzo Cimmino, aveva precedenti in Italia per frode e si dedicava alla vendita di generatori elettrici apparentemente tedeschi ma che in realtà erano stati fabbricati in Cina. La procura locale sospetta che i tre potrebbero essere stati rapiti dal Cartello di Jalisco Nuova Generazione, la più importante organizzazione criminale del Messico.
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La famiglia dei tre napoletani ha chiesto alle autorità italiane e messicane di indagare vicino al luogo in cui sono scomparsi.
La procura di Jalisco ha intanto messo sotto inchiesta 33 poliziotti di Tecalitlan, a 700 km da Città del Messico, dove è stato localizzato l'ultimo messaggio inviato dai tre italiani scomparsi. In quel messaggio, due di loro avrebbero detto di essere stati fermati dalla polizia locale.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 23 Febbraio 2018, 18:45
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