Russia, sparatoria in una chiesa: almeno cinque morti. L'Isis rivendica su Telegram

Russia, sparatoria in una chiesa: almeno cinque morti. L'Isis rivendica su Telegram
Il bilancio, ancora provvisorio, parla di almeno cinque vittime, tutte donne, ma ci sono anche diverse persone ferite in seguito alla sparatoria avvenuta in una chiesa in Russia nella giornata di ieri e rivendicata poche ore fa dall'Isis.

Tutto è cominciato quando un uomo ha aperto il fuoco in una chiesa di Kizlyar, nel Daghestan. «I fedeli stavano uscendo dalla chiesa dopo una funzione serale, quando un uomo ha aperto il fuoco», ha riferito il sindaco della cittadina, Alexander Shuvalov, aggiungendo che «l'aggressore è stato ucciso». Secondo l'agenzia Interfax, una donna che era con l'aggressore è stata arrestata.



L'Isis ha rivendicato l'attacco di ieri a una chiesa ortodossa nella repubblica russa del Daghestan, nel quale sono rimaste uccise cinque donne. Lo riportano i media internazionali. «Un soldato dell'Islam, Khalil Daghestani, ha attaccato una chiesa nella città di Kizlyar, nel Daghestan», ha scritto la rete jihadista tramite l'app di messaggistica Telegram. 

Un uomo armato non identificato ha sparato contro i fedeli della chiesa, in una regione prevalentemente musulmana. Due agenti di polizia russi sono rimasti feriti nell'attacco. L'aggressore era un uomo locale poco più che ventenne. Il ministero regionale degli Interni ha dichiarato che l'uomo ha usato un fucile da caccia e che quattro donne sono state uccise sul posto, mentre l'aggressore è stato «eliminato». Una quinta donna è morta poi in ospedale per le ferite riportate, secondo il ministero della Sanità.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 19 Febbraio 2018, 09:10
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