Rohingya, la strage silenziosa: "In un mese uccise quasi 7mila persone"

Rohingya, la strage silenziosa: "In un mese uccise quasi 7mila persone"
Una persecuzione che ha portato ad una vera e propria strage, nell'indifferenza di gran parte dell'Occidente: solo tra i mesi di agosto e settembre scorsi, in Birmania, sono stati uccisi oltre 6700 Rohingya, di cui almeno 730 bambini di età inferiore ai 5 anni. Lo denuncia Medici senza frontiere (Msf) in uno studio pubblicato online.



Il bilancio ufficiale delle autorità birmane riferito allo stesso periodo è di 400 vittime, scrive la Bbc, la maggior parte indicate come «terroristi islamici». Dalle violenze di agosto sono oltre 645.000 i Rohingyafuggiti in Bangladesh, afferma Msf.



 La maggior parte delle vittime, stima Msf, sono state uccise da colpi di arma da fuoco, molte altre bruciate vive nelle proprie case date alle fiamme o picchiate a morte. «I numeri sono sottostimati, non abbiamo monitorato tutti i campi rifugiati», spiega Msf, che ha raccolto testimonianze tra i Rohingyafuggiti in Bangladesh: «Abbiamo resoconti su intere famiglie bloccate nelle case poi date alle fiamme». Sulla base dei dati esaminati, Msf stima che le vittime nel mese di agosto possano superare le 13.000 persone.


Ultimo aggiornamento: Giovedì 14 Dicembre 2017, 08:45
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