Giovane omosessuale muore in un incidente stradale: negata la donazione degli organi

Giovane omosessuale muore in un incidente stradale: negata la donazione degli organi

di Stefania Manservigi
A un ragazzo di 24 anni, in Nuova Zelanda, è stata negata la possibilità di donare gli organi. Motivo? La sua omosessualità.

E’ la storia di Corey Eteveneaux, vittima di un incidente stradale, che per quattro giorni ha combattuto tra la vita e la morte in un letto di ospedale. La madre e il suo compagno sono stati avvisati subito delle sue condizioni critiche di salute e del fatto che, per lui, non ci sarebbe stata nessuna possibilità di sopravvivenza. A quel punto la madre, con l’intenzione di rispettare quella che era la volontà del figlio, ha deciso di dare la sua disponibilità alla donazione delle valvole cardiache e delle cornee del figlio.

L’autorizzazione a procedere, però, è stata negata dai medici dell’ospedale o, per meglio dire, dalla legge.

La legge neozelandese, infatti, vieta agli uomini che abbiano avuto rapporti di natura omosessuale negli ultimi 12 mesi di donare tessuti o sangue. Una legge discriminatoria, che è stata già rivista un paio di volte: inizialmente il periodo di astinenza richiesto era nel 2008 di 10 anni, ridotto a 5 nel 2014 fino ad arrivare ai 12 mesi attuali.

La scelta deriva dalla necessità di tutelare il potenziale ricevente: il dottor Richard Charlewood, direttore sanitario della Banca dei tessuti della Nuova Zelanda, Blood Service, ha spiegato che la legge non vuole discriminare gli omosessuali in quanto tali, ma escludere dalla donazione quelle persone (anche eterosessuali) che hanno avuto attività considerate ad alto rischio.

Charlewood ha inoltre spiegato che l'infezione da HIV è stata riscontrata prevalentemente in due gruppi persone in Nuova Zelanda: nei tossicodipendenti e negli uomini che hanno fatto sesso con altri uomini.

La decisione ha comunque fatto discutere, riaprendo il dibattito nel paese su quella che è di fatto una legge controversa, e spiazzando la madre e il compagno di Corey che non sono riusciti a realizzare le ultime volontà del ragazzo.

«Alla fine mi hanno detto che rifiutavano la donazione perché era omosessuale – ha spiegato a Stuff la madre – Era giovane ed era in forma, tutto ciò non ha senso. Ci sono persone che soffrono e in stato di bisogno e Corey avrebbe potuto aiutarle».

Corey aveva una relazione stabile da due anni  con il suo compagno, Daniel Jacobs, ed entrambi si erano sottoposti all’inizio al test dell’HIV, risultando negativi. Risultato che, tuttavia, non è bastato.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 16 Marzo 2018, 21:45
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