Il portavoce della Marina libica, Ayub Ghasem, ha detto che il bilancio «è destinato a crescere», e che si stimano «decine tra morti e dispersi». La Marina ha individuato «diversi corpi» che affiorano in mare.
«Cadaveri divorati dagli squali durante le operazioni di salvataggio»: è la didascalia che la pagina Facebook della Marina libica ha associato a un'immagine di un sacco bianco con, evidentemente, un corpo all'interno mentre viene sollevato a bordo di una motovedetta. Una foto all'interno mostra una decina di questi sacchi distesi a terra. I corpi in mare sono «decine», riferisce un altro post.
ANCHE 3 BAMBINI E 18 DONNE FRA I MORTI Ci sono anche «tre bambini e 18 donne» fra i «30 cadaveri» recuperati nel naufragio di un gommone al largo delle coste libiche: lo ha riferito all'ANSA il portavoce della Maria libica, Ayob Amr Ghasem.
Dato che i gommoni in genere trasportano «tra le 110 e le 120» persone, l'ammiraglio ha stimato che i dispersi potrebbero essere «circa 40». I naufraghi tratti in salvo sono 44, tra cui un bambino e nove donne, ha precisato ancora il portavoce. Ghasem ha segnalato il salvataggio di 110 migranti a 20 miglia al largo di Gars Garabulli, sempre a est di Tripoli.
Ultimo aggiornamento: Sabato 25 Novembre 2017, 20:34
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