L'episodio è accaduto martedì in una delle conferenze stampa a margine della «lianghui», le «due assemblee» legislative annuali della Conferenza consultiva e del Congresso nazionale del popolo. Zhang Huijun, giornalista vestita di rosso di AMT (American Multimedia Television, poco nota tv cinese in California), ha esposto una domanda di 44 secondi partita dalle grandi imprese di Stato (Soe) e finita alla «One Belt One Road», la nuova Via della Seta voluta dal presidente Xi Jinping, riassumendo in gran parte del tempo a disposizione gli obiettivi raggiunti dalla Cina.
Liang, in giacca blu, ha avuto la reazione di disappunto, apparsa di critica e dissenso, divenuta subito virare sui social network: il suo account Weibo, il Twitter locale, ha superato i 100.000 nuovi contatti in poco tempo e il suo nome ha battuto per censura, nelle rilevazioni di freeweibo.com, termini quali «costituzione» ed «emendamenti costituzionali», sensibilissimi e bloccati dal Great Firewall col Congresso che ha appena rimosso il limite dalla Carta fondamentale dei due mandati presidenziali di fila massimi spianando a Xi la carica a vita.
Le due protagoniste sono finite stampate sulle magliette o sulle custodie dei cellulari nel mall virtuale Taobao, mentre il rosso e il blu e gli occhi al cielo sono stati interpretati in numerosissimi modi diversi dagli internauti.
In tempi normali, le domande a politici e funzionari del Pcc sono concordate in precedenza e limate in base alle necessità. In questi giorni, col riassetto di 21 norme costituzionali, della struttura del governo e delle agenzie in discussione per accelerare la realizzazione del «socialismo con caratteristiche cinesi per una nuova era», la vigilanza è aumentata in modo esponenziale.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 15 Marzo 2018, 17:12
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