Giornalista uccisa in un sottomarino, trovato un seghetto in mare: "Forse è l'arma usata per sezionare il corpo"

Giornalista uccisa in un sottomarino, trovato un seghetto in mare: "Forse è l'arma usata per sezionare il corpo"
Spunta un nuovo elemento nel giallo della giornalista svedese, Kim Wall, uccisa in Danimarca lo scorso 10 agosto a bordo di un sottomarino artigianale, dove si trovava per intervistare il miliardario, inventore danese Peter Madsen, proprietario del sommergibile.



Le autorità danesi hanno annunciato di aver ripescato un seghetto che potrebbe essere stato usato per sezionare il corpo della donna. Il ritrovamento in mare è avvenuto, ancora una volta nella baia di Koge, a una cinquantina di km da Copenaghen dove in precedenza era stato trovato il tronco della reporter 30enne, e nei giorni scorsi la testa e le gambe.

«L'attrezzo viene analizzato dai nostri laboratori scientifici per determinare se ci sia un legame con la vicenda del sottomarino, sulla quale indaga la polizia», ha riferito Jens Moller Jensen, capo della polizia criminale di Copenaghen in una nota. 
Ultimo aggiornamento: Giovedì 12 Ottobre 2017, 18:58