Europa, Juncker: ​"Vento di nuovo nelle vele della Ue. No all'ingresso della Turchia. Nuove vie legali per i migranti. Risarcire l'Italia"

Europa, Juncker: "Vento di nuovo nelle vele della Ue. No all'ingresso della Turchia. Nuove vie legali per i migranti. Risarcire l'Italia"
«Il vento è tornato nelle vele dell'Europa. Abbiamo ora una finestra di opportunità, ma non rimarrà aperta per sempre. Sfruttiamola e catturiamo il vento con le nostre vele». Lo dice il presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker, a Strasburgo nel discorso sullo Stato dell'Unione. "Non possono parlare di migrazione senza pagare tributo all'Italia per la sua generosità. Nel mediterraneo l'Italia ha salvato l'onore dell'Europa. Dobbiamo mettere fine con la massima urgenza alle condizioni di accoglienza in Libia" dei migranti, che sono "scandalose" e per le quali "sono rimasto atterrito", ha aggiunto Juncker, sottolineando che "in questo la Ue ha una responsabilità comune". 

"Dieci anni dopo che la crisi ha colpito, l'economia europea rimbalza", ha detto Juncker, e ha aggiunto: "Siamo al quinto anno di crescita economica", rivendicando che la crescita ora è vicina a quella degli Stati Uniti, con il +2,2% per la zona Euro.

L'Unione europea ha "le porte aperte al commercio ma ci deve essere reciprocità", ha il presidente della Commissione Ue, ricordando che il commercio è anche "esportazione delle politiche sociali" e che, sul piano pratico, "ogni miliardo di euro di esportazioni in più equivale a 14mila posti di lavoro in più". Tuttavia, "non siamo difensori ingenui del libero commercio", ha detto Juncker durante il discorso sullo Stato dell'Unione proponendo un "esame" delle proposte di investimenti stranieri nei settori strategici, portando ad esempio i casi di acquisti di "un porto strategico, di una società energetica o di una delle società strategiche per la difesa", che "possono essere fatti solo con un dibattito trasparente".

"Vorrei che l'Ue fosse all'avanguardia nella lotta al cambiamento climatico", ha detto il presidente della Commissione europea. A fronte del disimpegno Usa, ha aggiunto, "l'Europa deve fare in modo di rendere grande il pianeta". Per questo "la Commissione presenterà una proposta di riduzione delle emissioni nel settore dei trasporti". "Sono fiero della nostra industria automobilistica, ma sono scioccato che i nostri consumatori siano stati ingannati. I costruttori investano sulle auto pulite che sono quelle del domani".

"L'Ue è male attrezzata contro i cyber-attacchi", che hanno colpito oltre 4.000 volte lo scorso anno e "l'80% delle aziende europee ne hanno sofferto". Tali attacchi "non conoscono frontiere e quindi la Commissione propone la creazione di un'agenzia di cyber-sicurezza per difenderci da questi attacchi". Lo ha annunciato il presidente della Commissione Juncker nel suo discorso a Strasburgo.

"Il futuro dell'Europa non può essere dettato dall'alto", ha detto Juncker introducendo, durante il discorso sullo Stato dell'Unione, la sua proposta di "sesto scenario" per il futuro dell'Unione europea dopo aver presentato a marzo scorso il libro bianco con cinque scenari senza proporre preferenze.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 13 Settembre 2017, 11:22
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