Crede che il bimbo di 8 anni sia gay, patrigno lo tortura e uccide: condannato per omicidio

Crede che il bimbo di 8 anni sia gay, patrigno lo tortura e uccide: condannato per omicidio
È stato torturato e ucciso dal fidanzato della madre, dopo 4 settimane di processo l'uomo è stato dichiarato colpevole. Il piccolo Gabriel Fernandez, di soli 8 anni, fu torturato e ucciso dal compagno di sua madre,  Isauro Aguirre, ex guardia di sicurezza, nella sua casa di Los Angeles.



L'uomo avrebbe commesso il folle gesto credendo che il piccolo fosse gay. Ai paramedici, che trovarono il piccolo legato all'armadio, fu detto che Gabriel aveva tentato il suicidio perché probabilmente non accettava la sua natura omosessuale, ma le analisi condotte sul corpo hanno mostrato le violenze subite: lividi, bruciature, trauma cranico e diverse fratture.

L'uomo fu arrestato e in questi giorni è stato dichiarato colpevole dell'omicidio, come riporta anche la stampa locale: «Aguirre torturava brutalmente il bambino perché non gli piaceva. Credeva che Gabriel fosse gay e che ciò fosse una cosa negativa. Il processo dimostrerà che l'imputato non è altro che un bullo». Ora si aspetta la sentenza con cui il giudice stabilirà la pena definitiva.

Accusata di complicità la madre del bimbo che sarebbe stata al corrente dei fatti e rea di aver costretto il piccolo a mangiare feci di gatto, il suo stesso vomito e a tenerlo in condizioni di grave denutrizione.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 17 Novembre 2017, 21:47
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