"Giù le statue dei sudisti". Violenti scontri a Dallas, 30 arresti a Boston. Decine di migliaia in piazza

"Giù le statue dei sudisti". Violenti scontri a Dallas, 30 arresti a Boston. Decine di migliaia in piazza
Ed ora sarà «guerra» ai nemici dell'agenda Trump: è la minaccia fatta da Steve Bannon, il controverso capo stratega licenziato ieri dal tycoon, alla fine di quella che tutti considerano la peggior settimana della sua sempre più impopolare e isolata presidenza. Che oggi ha perso un altro pezzo: la commissione per le arti e la cultura presso la Casa Bianca si è dimessa in blocco per la «falsa equivalenza» fatta dal presidente dopo gli scontri a Charlottesville tra suprematisti bianchi e loro oppositori, seguendo l'esempio di molti Ceo delle due commissioni economiche che poi Trump è stato costretto a sciogliere. «Ignorare la vostra retorica di odio ci avrebbe resi complici delle vostre parole e azioni», hanno spiegato i firmatari, mentre si rischiava un bis di Charlottesville a Boston, dove - fra tafferugli e una trentina di arresti - uno sparuto gruppo di estrema destra veniva costretto alla fuga da una imponente contro manifestazione anti razzista di 20-30 mila persone.



Scontri a Dallas durante una delle manifestazioni antirazziste svolte in varie città degli Stati Uniti. La polizia è intervenuta per sedare i tafferugli scoppiati tra un gruppo di persone che chiedeva l'abbattimento delle statue dei Confederati all'interno di un memoriale della Guerra civile e altre che presidiavano la zona in difesa dei monumenti. Alcuni sostenitori di entrambe le parti erano armati, ma non risulta che vi siano stati spari.



La polizia ha usato in un primo momento i cavalli per cercare di sedare i tafferugli esplosi nel cimitero tra le persone che manifestavano contro i suprematisti bianchi e altre che presidiavano i monumenti e hanno aspettato che le schermaglie si facessero più intense prima di intervenire in tenuta antisommossa per cacciare alcuni manifestanti dall'area che ospita un memoriale dei Confederati. Alla manifestazione antirazzista, svolta al City Hall Plaza, non lontano dal cimitero, avevano partecipato circa 2.300 persone, che avevano gridato slogan riferiti alle statue, da giorni oggetto del contendere in diverse città, invitando a «tirarle giù».



Alcuni manifestanti si sono poi diretti al cimitero riuscendo ad entrare. Respinti dalla polizia, sono rimasti bloccati in una strada presidiata. Inizialmente erano un centinaio, poi ne sono rimasti una ventina. Un elicottero sorvegliava la zona. A un certo punto, gli agenti hanno spinto quattro 'difensorì dei monumenti contro una barriera, per proteggerli.


 
Ultimo aggiornamento: Domenica 20 Agosto 2017, 10:10
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