Pensioni, Poletti: "A settembre l'Ape volontario". Pioggia di critiche alla Fornero

Pensioni, Poletti: "A settembre l'Ape volontario". Pioggia di critiche alla Fornero

di Alessandra Severini
Nonostante il debito monstre e i richiami dell'Europa al rispetto dei parametri, il governo vuole fare sul serio e arrivare ad un taglio mirato del cuneo contributivo. La conferma viene dal ministro del Lavoro Giuliano Poletti che ha ribadito l'intenzione di agire in forma stabile sul costo del lavoro. Il difficile, come al solito, è trovare le risorse.

L'idea di un taglio ai contributi previdenziali a carico delle imprese e dei lavoratori è stata accarezzata in passato dai vari governi ma non è mai decollata in maniera strutturata per l'alto costo a carico delle casse dello Stato. Si calcola, per esempio, che un taglio generalizzato del cuneo di sei punti percentuali avrebbe un costo oscillante tra i 7,5 ed i 9,9 miliardi di euro. Ma se lo circoscrivesse ai soli neo assunti il peso per le casse statali verrebbe notevolmente abbattuto. Le ipotesi che il governo sta studiando infatti stima 15-20 punti di contributi in meno, praticamente un dimezzamento, per tre anni, per i primi contratti a tempo indeterminato a favore dei giovani. Un intervento simile avrebbe un costo iniziale inferiore al miliardo di euro nei primi due anni, per poi attestarsi a 1,5 miliardi.

L'altra novità importante annunciata dal ministro riguarda una sorta di pensione di garanzia per i giovani. A causa delle carriere discontinue, dei contratti precari, dell'ingresso tardivo nel mondo del lavoro, infatti, sono proprio le nuove generazioni che rischiano di trovarsi con assegni scarni una volta giunto il tempo della pensione. Poletti assicura che si sta studiando «uno strumento di garanzia» per affrontare la situazione. 

Il ministro ha anche criticato la riforma Fornero, definendola «molto rigida» e colpevole di avere creato «un muro all'ingresso dei giovani nel mercato del lavoro». Infine un accenno all'Anticipo pensionistico (Ape) volontario che dovrebbe essere «pronto dai primi di settembre». Quanto al blocco dell'età pensionabile, il ministro ammette che c'è un tema risorse. L'unica strada perciò sembra quella di aiutare, facendo leva sulla «flessibilità in uscita, le fasce fragili, come chi ha lavori più pesanti o è disoccupato o accudisce disabili». 
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 19 Luglio 2017, 08:49
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