Zelig Cabaret, Lucia Vasini smonta
i cliché sull'8 marzo a colpi di risate

Non mimose, ma risate. Possibilmente intelligenti. Col gusto del pensiero anarchico in libertà, della battuta che capovolge l'ordine stabilito, del deragliamento fuori rotta. Perché essere donne continua a essere complicato. E non c'è 8 marzo che tenga se prima non cerchiamo di capire che cosa significa il femminile oggi. Senza pedanteria, ovviamente. Al contrario con una buona dose di comicità.



La Festa della Donna secondo Lucia Vasini va in scena allo Zelig col titolo «Pensavo di vestirmi da uomo», burlesque dissacrante da stand up comedian che racconta l'altra metà del cielo fuori dai canoni e fuori dal coro. Prima un bel ripasso di storia del femminismo, una sorta di puntata speciale di Superquark presentata da Angela Piero e comprensiva di omaggi a maestre come Eve Ensler e Franca Rame.



E poi via con riflessioni, monologhi e battute dove c'è posto per una Cenerentola suffragetta e per le virtù segrete dei rospi, per le eroine di Shakespeare e del melodramma (quelle che non si capisce perché finiscono male), per riflessioni amletiche su diritti e pregiudizi, per analisi di coppia al microscopio del grottesco.



Un «cabaret terapeutico e tragicomico di chiacchiere in salsa rosa» che gioca in leggerezza ma affronta questioni complesse, come quelle «della rabbia femminile che spesso ci impedisce di vedere le cose, di costruire rapporti di sana complicità e rispetto col proprio compagno e un giorno marito».



In scena con Lucia Vasini, che non si risparmia cantando e ballando, ci sono anche Diego Bragonzi Bignami e alcuni giovani attori dell’AmalTeatro per una sfrontata sarabanda che smonta i luoghi comuni e invita a guardarsi negli occhi. Uomini e donne.



DOVE, COME, QUANDO Lucia Vasini domani e domenica sul palchetto di Zelig Cabaret di viale Monza 140. Inizio ore 21.30; biglietti a 15 e 12 euro; prenotazioni 02.2551774

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Ultimo aggiornamento: Lunedì 9 Marzo 2015, 10:05
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