Dieci sale delle Scuderie del Quirinale ospitano oltre cento capolavori, alcuni in Italia per la prima volta. Quadri, bozzetti e disegni mettono in scena le suggestioni provate dall'artista in quel periodo: il percorso ricrea anche gli ambienti nei quali Matisse si immergeva, spesso allestiti con sontuose scenografie e rivisitate in mostra con arredi, abiti e stoffe provenienti dai quattro capi della terra.
Dietro una tenda, infatti, come nel caso di Interno con fonografo, si può nascondere un universo esotico, spiazzante e misterioso. Prendendo in prestito geometrie, trame e arabeschi dall'arte bizantina e portando a casa dai viaggi pezzi delle culture diverse dalla sua (come i tappeti per la preghiera), l'artista ha destrutturato la realtà fino ad allora conosciuta con un linguaggio moderno.
È come se avesse voluto far assaporare le atmosfere africane attraverso la forza primitiva delle maschere e dei tessuti locali: giocare su segni geometrici e toni intensi in opere come il Ritratto di Yvonne Landsberg e riaccendere il colore, invece, nei dipinti che ritraggono l'Estremo Oriente, tra ceramiche e surimono giapponesi.
Negli anni Matisse ha collaborato con i geni più eclettici, da Pablo Picasso ai Balletti Russi di Diaghilev con costumi per lo Chant du Rossignol. Musiche e arredi aiutano lo spettatore a seguire Matisse nelle sue esplorazioni fino ai confini del mondo.
DOVE, COME, QUANDO Matisse.
Arabesque alle Scuderie del Quirinale, via XXIV Maggio 16, fino al 21/6, 9,50-12 euro, 0639967500.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 9 Marzo 2015, 13:14
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