Roma criminale, il tariffario del killer: 25 mila euro per un omicidio, 4 mila per un ferimento

Roma criminale, il tariffario del killer: 25 mila euro per un omicidio, 4 mila per un ferimento

di Mario Fabbroni
Tremila euro pagati per una gambizzazione, mentre l’ingaggio per portare a termine un omicidio costava tra i 20 e i 25mila euro.





È il tariffario del killer, svelato grazie alla menette scattate ai polsi di Giancarlo Orsini, pluripregiudicato 48enne romano arrestato dai carabinieri il 15 luglio 2014 per l'omicidio di Roberto Musci, avvenuto il 23 gennaio dello stesso anno nel quartiere Casalotti.



Proprio Orsini, diventato nel frattempo collaboratore di giustizia, ha aperto uno squarcio su una serie di omicidi e gambizzazioni che si sono registrati a Roma e provincia tra il 2013 e il 2014. Fatti di sangue che hanno avuto una ricostruzione puntuale, tanto che ieri notte sono finiti in galare (con accuse di vario genere) Andrea Useli, Massimiliano Prosperi, Massimiliano Leoni ed Elvis Demce mentre sono al momento irreperibili Carlo Gentile e Massimiliano Alfano.



Ma chi si rivolgeva ad Orsini per “regolare i conti”? Quasi sempre esponenti della criminalità interessati a mandare avvertimenti e a risolvere conflitti con altri gruppi criminali per la gestione dello spaccio di droga nella Capitale. A finire sotto i colpi di pistola sparati da Orsini furono così Mirco Maccarinelli, Cinzia Pugliese e Giulio Morelli (gambizzati rispettivamente il 22 giugno, il 24 luglio e il 2 dicembre del 2013), Federico Di Meo, Sesto Corvini (uccisi rispettivamente il 24 settembre e il 9 ottobre 2013) e infine Roberto Musci, freddato da Orsini con cinque colpi d'arma da fuoco alla testa.



Il pentimento di Orsini si è avuto quando il malvivente si è reso conto di essere stato incastrato da alcune macchie di sangue su una pistola e su un paio di occhiali sequestrati dalle forze dell'ordine.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 6 Marzo 2015, 08:32