Rosy Bindi e l'attacco al sindaco Marino: «Mafia Capitale dialogava anche con voi»

Rosy Bindi attacca il sindaco Marino: Mafia capitale dialogava anche con voi

di Davide Manlio Ruffolo
«Si darà corso a un programma mirato di ispezioni straordinarie alle Coop», ha preannunciato ieri, nel corso del question time, il ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi. Proprio le cooperative sono al centro di un dossier, già al vaglio degli uomini del prefetto Giuseppe Pecoraro, contenente 120 appalti sospetti e dal quale dipenderà il futuro dell'attuale giunta comunale.







Ma lo scandalo di Mafia Capitale, dopo i blitz della polizia, ha fatto riaffiorare antiche tensioni interne al Pd. Teatro dello scontro la commissione antimafia, presieduta da Rosy Bindi, dove il sindaco Ignazio Marino, nel tentativo di smarcarsi dalla vicenda, aveva spiegato che «la presenza di infiltrazioni mafiose in Campidoglio si sono fermate al giugno 2013».



Piccata la Bindi ha tuonato «forse la mafia si è insediata e ha fatto il salto di qualità con Alemanno, ma è innegabile che ha avuto rapporti politici anche con la sua giunta». Una frase che ha dato il via ad un botta e risposta fra i due con il sindaco che si è difeso: «L'assessore Ozzimo che si è dimesso è indagato per corruzione come anche il presidente dell'assemblea capitolina (Mirko Coratti, ndr). Il dato di fatto è che nessuno della mia amministrazione è indagato per associazione mafiosa».



Ma la Bindi non ci sta e lo incalza «chi è indagato per corruzione in un'inchiesta per Mafia è comunque un interlocutore e forse il terminale o l'arma impropria che viene utilizzata» dall'organizzazione. A concludere la settimana, l'associazione Libera ha indetto, per chiedere «il ripristino della legalità», una fiaccolata a Sacrofano che si terrà questo venerdì.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 19 Dicembre 2014, 08:58