Acea contro la violenza sulle donne, il papà
di Chiara Insidioso: "La lotta è quotidiana"

Acea contro la violenza sulle donne, il papà ​di Chiara Insidioso: "La lotta è quotidiana"
Ogni tre giorni, in Italia, una donna muore vittima di femminicidio. Ben 115 vite spezzate in un anno, sotto i colpi della violenza di genere. Il 90% delle donne vittime di abusi non denuncia e il 70% delle donne stuprate subisce violenza da un ex compagno o da un parente. Con questi dati allarmanti si è aperto ieri promosso da Acea nella giornata arancione della lotta contro la violenza sulle donne: Mai più, un anno dopo. Un appuntamento che si rinnova.





«Ma speriamo di non dover più tornare tra un anno - sottolinea la presidente di Acea, Catia Tomaseti, primo presidente donna di un'azienda multiutility - significherà che abbiamo vinto questa battaglia. Ma la violenza è anche nelle mancate pari opportunità nel mondo del lavoro. Le donne devono vedersi riconoscere il valore che hanno perché, nella mente di qualcuno, se una donna non vale può anche essere uccisa. Deve cambiare la cultura: è una strada difficile e molto lunga ma dobbiamo percorrerla tutti insieme». L'incontro infatti ha affrontato temi come le varie forme di violenza sulle donne, l'impegno contro ogni forma di discriminazione e abuso, fino alla valorizzazione della diversità di genere.



E allora, in una Pelanda rosso fuoco, sulle note della Marsigliese, ha preso vita un susseguirsi di testimonianze, lettere e duri dati statistici.

Sul palco Camila Raznovich e poi uno dietro l'altro i contributi dell'attore Andrea Bosca, Adriano Giannini e Alex Britti.



In sala, emozionati e commossi, anche i genitori di Chiara Insidioso la giovane di Cerveteri massacrata e ridotta in fin di vita dall'ex ragazzo. Il papà, con le lacrima agli occhi, spiega: «Mia figlia è presa come esempio per questa giornata contro la violenza delle donne. Ma queste donne vanno ricordate tutto l'anno. Ora noi siamo soli. Senza giustizia e senza un aiuto per le cure future. Riesce a muovere solo due dita». La mamma Danielle, affidando le sue parole ad una lettera scritta, racconta: «Pparlo con lei, rido e la prendo in giro ma so che non mi risponderà mai più. Questo dolore mi ha provocato un infarto».



Non sono mancati momenti informativi sulle iniziative e i progetti avviati a un anno dalla nascita della “Carta di Gestione della Diversità” e dalla costituzione del “Comitato sulla Diversity” presieduto da Catia Tomasetti, presidente di Acea la multiutility più rosa d'Europa.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 26 Novembre 2015, 08:50
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