Sì all'Italicum: è la nuova legge elettorale.
Sarà in vigore da luglio 2016. Ecco come funziona

Sì all'Italicum: è la nuova legge elettorale. Sarà in vigore da luglio 2016. Ecco come funziona

di Alessandra Severini
ROMA - L’Italicum diventa legge. Le nuove regole sul sistema di voto entreranno in vigore solo nel 2016, ma intanto Matteo Renzi vince la sua battaglia. Contro Forza Italia con cui la legge venne inizialmente concordata, contro la sinistra del suo partito che fino all’ultimo ha mostrato un dissenso netto. Ma i calcoli del premier si sono rivelati esatti: in 334 hanno detto sì all’Italicum mentre i no sono stati solo 61. Al momento del voto le opposizioni hanno lasciato l’Aula.











«Impegno mantenuto, promessa rispettata - esulta il premier su twitter - L’Italia ha bisogno di chi non dice sempre no. Avanti, con umiltà e coraggio». Nel voto segreto finale, il dissenso del Pd è cresciuto rispetto ai voti sulla fiducia della settimana scorsa (una decina di deputati in più aggiunti a qualche astenuto e a qualche assente). Per il ministro delle Riforme, Boschi, è comunque una “piccola minoranza”, per il leader dei dissidenti Pier Luigi Bersani un “dissenso abbastanza ampio, un dato politico di cui bisognerà tenere conto”. Certo, se i malumori nel Pd dovessero rimanere Renzi qualche problema potrebbe incontrarlo, soprattutto al Senato dove la maggioranza è risicata. E poi ci sono i piccoli partiti di governo che ora rivendicano la loro rilevanza. «Siamo fondamentali» sottolinea Scelta civica.



Il Movimento 5 Stelle chiede al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, di non firmare l’Italicum: “Chiediamo una scelta coraggiosa perché la legge porta con sé gli stessi principi incostituzionali che portava il Porcellum e lui che faceva parte di quella Corte che l’ha bocciato lo sa meglio di tutti». Forza Italia minaccia di raccogliere le firme per un referendum abrogativo. Dal Quirinale non arriva alcun commento e gran parte dei parlamentari è convinta che la firma arriverà, forse già oggi. Matteo Renzi invece ha già archiviato la pratica Italicum e guarda oltre. È ancora la situazione del lavoro e dell’economia a preoccupare di più. Perciò il premier, in un incontro tenutosi alla Borsa di Milano, ha spronato le imprese ad accettare le sfide e avere coraggio. Anche perchè, ha sottolineato Renzi, “il capitalismo di relazione è morto, un sistema basato sulle relazioni più che sulla trasparenza, in cui i giornali, le banche, le fondazioni, i partiti politici hanno pensato di andare avanti tutti insieme, discutendo tra di loro è un sistema che in Italia ha prodotto effetti negativi. Il sistema è morto, e se non muore muore l’Italia”.













ITALICUM, ECCO COME FUNZIONA Entrata in vigore dal luglio 2016; premio di maggioranza alla lista che supera il 40% dei voti, o ballottaggio tra i due partiti più votati se nessuno supera quella soglia; sbarramento al 3% e capilista bloccati. È questo l'Italicum 2.0, la riforma elettorale approvata oggi dalla Camera.



IN VIGORE DAL LUGLIO 2016 La legge vale solo per la Camera ed entrerà in vigore solo nel luglio 2016, data in cui si pensa che sia stata approvata la riforma costituzionale, che prevede un Senato non più elettivo.



PREMIO MAGGIORANZA l'Italicum è un proporzionale che assegna un premio di maggioranza (340 seggi su 630) alla lista che supera il 40%. Se nessun partito raggiunge tale percentuale, si svolge un secondo turno tra i due partiti più votati, per l'assegnazione del premio. I partiti perdenti si ripartiscono i 290 seggi rimanenti sulla base della percentuale di voti.



SBARRAMENTO AL 3%: entrano alla Camera tutti i partiti che abbiano superato il 3%.



100 COLLEGI: l'assegnazione dei seggi della Camera avviene proiettando le percentuali dei partiti ottenuti a livello nazionale su 100 collegi, in ognuno dei quali sono eletti 6-7 deputati.



PREFERENZE E CAPILISTA: Nei 100 collegi ciascun partito presenta una lista di 6-7 candidati: il capolista è bloccato (cioè è eletto automaticamente se scatta il seggio) mentre le preferenze valgono solo per gli altri candidati.



VOTO DI GENERE: sono possibili due preferenze, purchè la seconda sia di genere diverso dalla prima. Se le due preferenze sono entrambe per candidati dello stesso sesso, la seconda preferenza è annullata.



ALTERNANZA UOMO-DONNA: le liste devono esser composte in modo da alternare un uomo ad una donna. Nell'ambito di ogni circoscrizione (Regione) i capilista di un sesso non devono essere superiori al 60% del totale.



MULTICANDIDATURE: È possibile che un candidato si presenti in più collegi, fino ad un massimo di 10.



SCHEDA: La scheda vedrà a fianco del simbolo di ciascun partito il nome del capolista bloccato, e due spazi dove scrivere le due eventuali preferenze.



TRENTINO ALTO ADIGE / VALLE D'AOSTA: In Trentino Alto Adige e nella Valle d'Aosta si vota con i collegi uninominali, come il Mattarellum.



ERASMUS: potranno votare per corrispondenza i cittadini italiani che sono all'estero per almeno tre mesi o per motivi di studio (per esempio l'Erasmus), per lavoro o per cure mediche.

Ultimo aggiornamento: Martedì 5 Maggio 2015, 11:46
© RIPRODUZIONE RISERVATA