Milano, il sindaco Pisapia: "Ricevo sempre minacce, ma ho detto no alla scorta"

Milano, il sindaco Pisapia: "Ricevo sempre minacce, ma ho detto no alla scorta"

di Alessandro Franzi
«Su 800 lettere che mi arrivano ogni settimana, molte sono di minacce, anche pesanti». Giuliano Pisapia ha spiegato una delle difficoltà del mestieri di sindaco, parlando alla platea della Confcommercio di Milano, che ieri ha discusso i risultati di un sondaggio sulla sicurezza che ha coinvolto oltre 4.000 imprese della provincia.





Minacce di fronte a cui il sindaco assicura di non voler cedere a una vita sotto scorta, come quella di diversi suoi predecessori. «Malgrado mi sia stata garantita e proposta la scorta - ha detto Pisapia - vado avanti senza, perché credo che anche questo sia un segnale: stare in mezzo alla città come gli altri cittadini».



È da inizio mandato, nel 2011, che Pisapia ha fatto questa scelta. Ed era nota. Ma averlo voluto ricordare ieri è stato anche un gesto di vicinanza ai tanti imprenditori che hanno segnalato di aver ricevuto a loro volta minacce o richieste di prestazioni fuori dalla legalità, e che quindi si sentono poco sicuri. Al questionario compilato in forma anonima da 4.000 imprenditori attivi nel commercio, turismo e servizi, circa il 12% ha risposto di aver ricevuto minacce o intimidazioni, soprattutto nella zona nord e nord-est di Milano. Spesso dicono di aver subito danneggiamenti, per poi essersi sentiti chiedere favori o prestazioni extra-legali (nel 30% dei casi a livello provinciale). Il 10% degli imprenditori intervistati ha anche ammesso di aver avuto richieste di tangenti da parte della politica o di funzionari pubblici, che sono nell'8,3% dei casi sono stati denunciati.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 27 Novembre 2014, 10:18
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