Arriva l'Expo, Pisapia lancia il piano anti-graffiti: saranno ripulite 7.500 tag e 8 scuole

Arriva l'Expo, Pisapia lancia il piano anti-graffiti: saranno ripulite 7.500 tag e 8 scuole

di Simona Romanò
Partono le grandi pulizie per far brillare la città imbrattata dai writer: armati di spazzole, vernice e idro-sabbiatrici, i volontari dell’associazione nazionale antigraffiti cancelleranno scritte e disegni in decine di zone e monumenti, coinvolgendo associazioni, commercianti e comitati di quartiere. L’annuncio ieri a Palazzo Marino: il grosso del lavoro - sia in centro che in periferia - sarà concluso in tempo per Expo.





Al via il piano straordinario di 13 eventi di cleaning day per rimuovere almeno 7500 tag (le firme dei writer), rimettere a nuovo 8 scuole, oltre ai muri di edifici pubblici e privati: si parte domenica in via Gian Giacomo Mora al Ticinese. Pulizia capillare: dal sottopassaggio di Lambrate alla Rotonda della Besana, dalla Triennale al Museo Antiquarium di via de Amicis con le rovine romane scarabocchiate. Maxi ripulitura dell’asse Parco Sempione-Arco della Pace che costerà agli sponsor anti-graffiti circa 5 mila euro: dai caselli daziari ai muretti, dalle scalinate alle serrande dei negozi in via Bertani al muro dell’acquedotto in via Cesariano. Il calendario è fitto: martedì prossimo e il 17 marzo i volenterosi agiranno in via Padre Salerio a Bonola e in via Pascal a Piola, mentre venerdì 20 si sposteranno al Giambellino.



«Abbiamo notato un aumento del 15-20% di nuove tag, che corrispondono a nuovi graffitari - precisa Fabiola Minoletti, segretario dell’Associazione nazionale - anche se in alcune zone, nel 2014, i blitz sono diminuiti del 25% grazie anche alla prevenzione». La tendenza dei writer è ora quella di accanirsi contro treni e convogli del metrò, trascurando gli edifici, che riescono a evitare lo scempio. Intanto, il sindaco Giuliano Pisapia ribadisce il pugno duro contro i vandali: «Siamo contrari al carcere, ma anche all’impunità. Oltre al risarcimento economico, bisogna prevedere punizioni educative con lavori socialmente utili».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 6 Marzo 2015, 08:17
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