Yara, processo aggiornato al 17 luglio.
Bossetti: "Tranquillo, fiducia nella giustizia"

Yara, processo aggiornato al 17 luglio: folla di curiosi. Bossetti: "Sono più tranquillo, fiducia nella giustizia"
I giudici della Corte d'Assise di Bergamo decideranno il prossimo 17 luglio sulle eccezioni preliminari sollevate dalla difesa di Massimo Bossetti a cui si è opposta la Procura. I giudici, sempre in quella data, decideranno anche sull'ammissione in aula delle telecamere. Anche in questo caso il pm e le parti civili non hanno dato il loro consenso. L' udienza è stata quindi rinviata al 17 luglio.





DECINE DI CURIOSI IN FILA Decine di persone si sono messe in fila anche un'ora prima dell'apertura all'ingresso del Tribunale di Bergamo, dove stamattina comincia il processo a Massimo Bossetti il muratore accusato dell'omicidio di Yara Gambirasio. Non ci sono, al momento, i genitori della ragazzina scomparsa da Brembate il 26 novembre del 2010 e trovata morta in un campo a un quindicina di chilometri da casa tre mesi dopo. Grande l'attesa mediatica. Decine i giornalisti accreditati e numerose le troupe televisive anche se telecamere e macchine fotografiche al momento non sono ammesse in aula.



BOSSETTI: FIDUCIA NELLA GIUSTIZIA «Mi sento più tranquillo, ho molta fiducia nella giustizia». Così ha detto Massimo Bossetti al suo legale, Claudio Salvagni, che si è intrattenuto con lui per qualche minuto a udienza conclusa. Il muratore ha seguito le prime fasi del processo con molta attenzione e senza mai distrarsi.



PM: NO SPETTACOLARIZZAZIONE Il pm Letizia Ruggeri, nel negare il suo assenso alle telecamere, ha spiegato di voler evitare «una spettacolarizzazione di questa tragedia». «Devo anche rilevare - ha aggiunto - che alcuni organi di informazione non si sono comportati correttamente diffondendo notizie che non dovevano essere diffuse». Anche la famiglia di Yara Gambirasio non ha dato l'assenso mentre la difesa di Massimo Bossetti si era associata alla decisione delle parti civili.



BOSSETTI IN AULA Massimo Bossetti ha voluto essere presente oggi per la prima udienza del processo che lo vede imputato per l'omicidio di Yara Gambirasio. Il muratore, in carcere dal 16 giugno dell'anno scorso, è stato fatto entrare da un ingresso secondario del Tribunale di Bergamo a bordo di un furgone della Polizia penitenziaria ed è entrato direttamente in aula, prendendo posto nella gabbia degli imputati.



Bossetti ha brevemente guardato il pubblico, senza scomporsi, e, vestito con una polo e blue jeans, assiste ora alla discussione sulle eccezioni preliminari. In aula non ci sono i genitori di Yara, che si costituiranno parte civile perché, come spiegato nei giorni scorsi dal loro legale, Enrico Pelillo, intendono evitare il clamore intorno alla vicenda processuale e si limiteranno a essere presenti solo quando dovranno testimoniare. Sono parecchi i curiosi che hanno voluto assistere alla prima udienza in un'aula 'blindata' in cui sono stati centellinati i posti per i giornalisti.



BOSSETTI NERVOSO "IN GABBIA" Massimo Bossetti indossa jeans e polo grigio scuri, ai piedi un paio di snaker. Nel gabbiotto in vetro dell'aula dove si svolge il processo è seduto su una sedia, i gomiti appoggiati ad un tavolo, in modo da guardare i giudici e dare le spalle al pubblico. Il suo nervosismo trapela dal continuo movimento dei piedi. L'aula è stracolma, ma il muratore ha dato solo una rapida occhiata entrando e poi non si è più voltato. Con lui nel gabbiotto ci sono tre agenti.



LA DIFESA CHIEDE NULLITA' TEST DNA I difensori di Massimo Bossetti hanno chiesto ai giudici della Corte d'assise di Bergamo la nullità del prelievo del Dna con un boccaglio, nel corso di un controllo stradale simulato, da cui derivò che il Dna del muratore era lo stesso di Ignoto 1. Secondo gli avvocati Claudio Salvagni e Paolo Camporini, quel prelievo doveva essere eseguito con le garanzie difensive in quanto «non si può dire che il signor Bossetti il 15 giugno dell'anno scorso non fosse indagato» (il muratore fu arrestato il 16). Nullo, per la difesa, anche il capo d'imputazione che fa riferimento a due luoghi diversi per l'omicidio di Yara Gambirasio: Brembate di Sopra e Chignolo d'Isola.



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#Yara, al via il processo: folla di curiosi fuori dal tribunale.#Bossetti 'nervoso' nella gabbia degli imputati http://goo.gl/rMV4MySegui Leggo - Il sito ufficiale (y) Posted by Leggo - Il sito ufficiale on Venerdì 3 luglio 2015




Ultimo aggiornamento: Venerdì 3 Luglio 2015, 16:44