Strage di Bologna, Poletti incontra le famiglie
delle vittime: "Il governo non dimentica"

Strage di Bologna, Poletti incontra le famiglie delle vittime: "Il governo non dimentica"
BOLOGNA - Il governo non dimentica n la strage di Bologna, n nessuna altra strage o atto di terrorismo.

È il messaggio che il ministro del Lavoro Giuliano Poletti ha portato in Comune a Bologna all'incontro con i familiari delle vittime in occasione del 34/o anniversario della strage della stazione di Bologna.



«Tante volte - ha detto Poletti - ho partecipato al corteo, mai mi sarei immaginato di rappresentare il governo italiano. Dopo 34 anni è ancora vivo il dolore di Bologna e di tutta l'Italia ma anche della capacità di reazione». Poletti ha poi ricordato l'impegno seguente ai giorni della strage, quando lui era impegnato nelle istituzioni dell'imolese. «Sulla strage di Bologna - ha aggiunto - si conoscono i nomi degli esecutori e si sa che fu opera del terrorismo fascista, ma mancano ancora alcune risposte su cui bisogna far luce. Il governo è impegnato in questo senso, come dimostra la declassificazione dei documenti sulle stragi che sono stati depositati all'archivio di Stato».



«L'obiettivo del governo è quello di dare piena attuazione alla legge 206 per il risarcimento alle vittime delle stragi. È un obiettivo da raggiungere al più presto possibile in maniera equa e piena», ha aggiunto il Ministro. «Ogni risarcimento non può cancellare lo strazio e il dolore, ma può dare il senso che lo Stato è vicino a chi ha sofferto. Il lavoro sta andando avanti, abbiamo inserito alcune norme che risolvono una parte significativa dei problemi, ci sono ancora alcuni nodi irrisolti. Ma questo metodo ha dato buoni frutti e l'obiettivo del governo è raggiungere un'applicazione piena di questa legge».



L'associazione dei parenti delle vittime. «Bisognerà cominciare a mettere mano all'interno degli apparati dello Stato, perchè chi ha coperto fino ad ora queste trame venga allontanato e si faccia in modo che ci sia una pulizia notevole da questo punto di vista». È l'auspicio espresso dal presidente dell'associazione delle vittime del 2 agosto Paolo Bolognesi che ha legato il suo monito all'operazione, voluta dal Governo, di desecretazione di molti atti legati a varie stragi degli ultimi decenni, in modo da «evitare che sia un'operazione importante ma fatta a metà». Quella voluta dal premier, ha spiegato, è una scelta che porta con sè «la speranza per andare oltre a ciò a cui sono arrivate le sentenze fino a oggi».



Il messaggio del presidente della Repubblica. Al ricordo «di quei tragici eventi anche da parte delle generazioni che non li hanno vissuti» deve accompagnarsi «una esauriente risposta all'anelito di verità che accomuna i familiari e l'intero Paese». Questo il testo del messaggio inviato da Giorgio Napolitano al Presidente della Associazione tra i familiari delle vittime della strage alla stazione di Bologna, Paolo Bolognesi: «A trentaquattro anni dalla strage consumata alla stazione di Bologna il mio pensiero partecipe e commosso va alle ottantacinque vittime, agli oltre duecento feriti, segnati dall'orrore di quella mattina, e all' incancellabile dolore dei loro famigliari. La strage è stata frutto di una stagione di intolleranza e di violenze che non può essere dimenticata. Merita pertanto gratitudine e apprezzamento l'impegno civile dell'Associazione da lei presieduta, che persegue una riflessione costante su quel barbaro attentato, invocando un compiuto accertamento degli aspetti non ancora chiariti. Al perpetuarsi del ricordo di quei tragici eventi anche da parte delle generazioni che non li hanno vissuti deve infatti accompagnarsi una esauriente risposta all'anelito di verità che accomuna i familiari e l'intero Paese. Con questo spirito, esprimo a lei, illustre Presidente, ai feriti e a tutti i famigliari delle vittime la mia affettuosa vicinanza e i sentimenti di partecipe solidarietà di tutta la Nazione».




Un minuto di silenzio. L'Aula del Senato ha osservato un minuto di silenzio in memoria delle vittime della strage di Bologna. Il momento di riflessione è stato proposto dalla vicepresidente Valeria Fedeli ai Senatori.

Ultimo aggiornamento: Sabato 2 Agosto 2014, 14:44