I profughi volevano stanza "privata":
spediti in un altro centro accoglienza

I profughi volevano stanza "privata": spediti in un altro centro accoglienza

di Nicola De Rossi
MARTELLAGO - Arrivano i profughi ed è subito bagarre: la sistemazione non è di loro gradimento. Non faranno che alimentare le polemiche in atto nel comune contro l'ospitalità ai rifugiati - dopo le mozioni in consiglio è partita una petizione -, i momenti di tensione seguiti all'arrivo, martedì sera, dei primi profughi accolti a Martellago, un gruppo di nigeriani.



Erano in dieci, quattro nuclei familiari con otto adulti, tutti giovani, e due bimbi piccoli: in Italia da un anno con lo status di rifugiati, quasi tutti hanno già ottenuto il permesso di soggiorno e provengono dal centro di accoglienza di Bibione, che sta chiudendo. Sono stati sistemati nell'appartamento al pian terreno di una palazzina in via Castellana 161, al confine est del paese, preso in affitto e arredato con cura dall'associazione di volontariato "Cuore di Mamma", che gestisce l'operazione: i mobili li ha messi di suo il referente, Ascanio Di Lalla.







Due di loro in particolare, musulmani (tutti gli altri sono cristiani), hanno recalcitrato non poco, fatto la voce grossa e si sono rifiutati di portare dentro le valigie, al punto che alla fine, verso le 22.30, sono state allertate e sono dovute intervenire le volanti della Questura e una pattuglia dei carabinieri per riportare la calma. Che non è tornata finché ai due «dal palato troppo fine» non è stato assicurato che sarebbero stati condotti altrove.

Ieri mattina sono stati subito portati in un altro centro a Chioggia, mentre gli altri otto sono rimasti e adesso pare siano contenti.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 21 Maggio 2015, 16:23