La Costa Concordia naviga verso Genova.
Commozione sul molo: "Ora l'isola è nostra"

Costa Concordia, inizia il viaggio: domenica sarà a Genova. Commozione sul molo: "Ora l'isola è nostra"
GROSSETO - Il giorno decisivo per la rimozione del delitto della Costa Concordia arrivato. Ora la nave viaggia verso Genova. Il relitto della Costa Concordia ha lasciato l'isola del Giglio ed è in navigazione verso Genova. Sta ora procedendo ad una velocità di 1,9 nodi.



«Un'emozione enorme e un onore. Sì, sono stato io»: l'uomo che ha tagliato l'ultimo cavo che teneva ancorata la Costa Concordia all'isola del Giglio, una specie di cordone ombelicale della nave, si chiama Wietsman Roets e viene dal Sudafrica, come Nick Sloane. Era a bordo del rimorchiatore Sarom VIII.









Un lungo applauso nel Centro di coordinamento delle operazioni di rimozione della Concordia, sul Giglio, è scoppiato quando è stata data la comunicazione dell'arrivo dell'ultimo via libera per la partenza del relitto. Nel centro operativo anche il capo della Protezione Civile Gabrielli e il sottosegretario Delrio.







Decine di persone, sedute o in piedi sul molo rosso dell'isola del Giglio, hanno accolto con applausi i lavoratori che erano a bordo dei rimorchiatori, di ritorno dalla Costa Concordia, durante le operazioni di rotazione e spostamento della nave. Qualcuno, in mancanza di bandiere, ha sventolato foulard. Ma ci sono stati anche attimi di commozione e lacrime, soprattutto al suono delle sirene e alla vista di spruzzi d'acqua dal relitto. «Sembravano fuochi di artificio» ha commentato un anziano. In tanti hanno espresso complimenti per la riuscita dell'operazione: «ce l'hanno fatta, è quasi incredibile!» ha ripetuto una signora 'armatà di foulard-bandiera. Soddisfatto anche un altro gigliese, che ha chiosato: «Oggi finalmente l'isola è di nuovo nostra».



UN SOPRAVVISSUTO «È la fine della storia di una nave, di un mostro di ferro, ma non la fine della mia storia con la Costa Concordia. Quella non si può dimenticare». Così Pablo Lazaro Juan, sopravvissuto spagnolo del naufragio della Costa Concordia, ha commentato la partenza del relitto dall'isola del Giglio. Venuto apposta da Alicante, ha guardato le operazioni di rotazione e poi spostamento della nave, dal molo rosso. «Se io dimenticassi la storia di quella notte non sarei normale - ha continuato - non sarei una persona. Quella storia è per sempre nella mia mente ed ancora oggi nei miei sogni». L'uomo ha aggiunto di essersi emozionato al suono delle sirene che hanno accompagnato le operazioni attorno alla nave.



Le sirene dei rimorchiatori e delle barche presenti in mare e l'applauso della gente a terra: così il Giglio sta salutando la Concordia che tra qualche ora partirà per il suo ultimo viaggio verso Genova. Attualmente sono in corso le operazioni di rotazione della nave e tutto al momento sta andando come previsto.



Dopo meno di due ore dall'inizio delle operazioni, la Concordia ha ruotato di 90 gradi e la prua della nave è ora in direzione dell'Argentario: il relitto si sta dunque lasciando alle spalle il Giglio. Poco fa, intanto, un rimorchiatore ha azionato i manicotti antincendio e ha salutato la partenza della nave con dei getti d'acqua.



INTERCETTATO NAVIGATORE SOLITARIO È stato intercettato dalla Guardia Costiera e riaccompagnato al porto del Giglio il marinaio solitario che, a bordo di una piccola imbarcazione a vela, ha violato lo spazio di interdizione attorno al relitto della Concordia navigando ed esponendo uno striscione con scritto: «Grazie a tutti». La piccola performance è stata seguita con curiosità dalle decine di persone assiepate sul molo per seguire le ultime operazioni di rimozione della Concordia dall'Isola del Giglio.



Il navigatore solitario è Argentino Pini, uno storico skipper del Giglio. «Non ho ammazzato mica nessuno - ha esordito scendendo dalla barca - ho voluto ringraziare chi sta facendo questa operazione e ho voluto dare un saluto all'ultimo disperso delle 32 vittime. Ora che so che la Concordia se ne va mi sento più tranquillo». Pini ha poi spiegato di non aver programmato la sua 'escursione': «È stata un'improvvisata».



APERTA SALA UNITÀ CRISI È entrata in funzione nella sede della Capitaneria di Porto di Genova, in concomitanza con la partenza di Costa Concordia dall'isola del Giglio, l'unità di crisi che seguirà tutte le operazioni di trasferimento del relitto fino all'interno del porto di Genova. «Siamo pronti - ha spiegato il responsabile, Daniele Intellisano, capo reparto operativo della Liguria - ad accogliere il convoglio quando arriverà a 3 miglia dal porto per assicurare tutta l'assistenza per le operazioni propedeutiche all'ormeggio». In queste ore nella cabina di regia operano solo gli uomini della capitaneria di porto ma nelle ultime fasi di avvicinamento della Concordia al porto di Genova saranno presenti i coordinatori di tutte le squadre coinvolte nell'operazione di attracco a Genova. «L'unità di crisi sta già ricevendo in tempo reale tutte le informazioni necessarie sul trasferimento della Concordia per operare in piena sicurezza - ha spiegato ancora Intellisano -. La situazione è monitorata in tempo reale specie per quanto riguarda le condizioni meteo». Troveranno posto nella sala i coordinatori della protezione civile, degli operatori portuali, dei piloti, dei rimorchiatori, delle forze dell'ordine, dell'emergenza sanitaria.



IN ARRIVO A METÀ DOMENICA Se il relitto Concordia trainato dai rimorchiatori d'altura manterrà l'attuale velocità (2,5 nodi in condizioni meteo favorevoli) Genova potrebbe vederlo arrivare domenica a metà giornata. Il convoglio, che ha dovuto rallentare a 1,5 nodi appena uscito dallo specchio acqueo del Giglio in direzione nord perchè aveva il mare contro prua, alla prima virata ha ripreso la velocità contemplata nel piano di navigazione tanto che così facendo potrebbe giungere a destinazione verso le 12 di domenica.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 24 Luglio 2014, 10:05
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