Rapirono la figlia in Brasile: arrestato
imprenditore e la compagna dominicana
di Roberto Ortolan
È finita nel peggiore dei modi, ieri, la giornata di Paolo Ceccato, imprenditore di Pederobba, e della compagna Elida Isabel Feliz che abitano appunto nel Bassanese a Romano. Lei è stata trasferita in carcere a Verona, lui a Vicenza. «Mi sembra una storia inverosimile - spiega l'avvocato difensore Paolo Salandin - Non c'erano le esigenze cautelari. Ma è stato eseguito un mandato di cattura internazionale richiesto dalla magistratura brasiliana».
Solo qualche giorno fa Paolo e Isabel, accompagnati dal proprio legale, si erano recati in Procura a Vicenza per chiarire la propria posizione in merito a una vicenda scoppiata alcuni mesi fa. «Isabel e le tre figlie - aggiunge l'avvocato Salandin - erano appena rientrate da Santo Domingo. Nessuno in Procura ha fatto cenno a mandati di cattura. Oggi chiederò spiegazioni al giudice. Ma per ora non sappiamo nemmeno quanto sarà celebrata l'udienza di convalida».
Al centro del caso un fantomatico rapimento: quello di una bimba, che oggi ha 10 anni (una delle tre figlie della coppia di Pederobba), che sarebbe stata rapita alla famiglia brasiliana che l’aveva adottata. A ordinare il sequestro, portato a termine da una banda di criminali armati fino ai denti, sarebbero stati, per gli inquirenti brasiliani, proprio Paolo e Isabel. La bimba poi venne portata in Italia. Secondo la giustizia brasiliana quella bambina, una delle tre figlie di Ceccato, sarebbe stata rapita a genitori residenti a Cuiabà nel Mato Grosso.
Dalla loro denuncia la polizia brasiliana si mise in moto e individuò la bambina a Cassola, dove andava a scuola con le due sorelline. Così i brasiliani chiesero l'arresto di Ceccato e della compagna. Il caso non è semplice. La bambina per la giustizia brasiliana è dei genitori di Cuiabà. Ma per quella italiana deve stare con i genitori italiani.
E il rapimento? «Un paradosso - spiegò l’avvocato Salandin - . Anni fa i genitori naturali ebbero una disavventura in Brasile. Vennero arrestati e fornirono nomi falsi. Affidarono così la figlia a una famiglia di amici. Se venne adottata lo fu a loro insaputa. Scontata la pena, tornarono in Italia e la bimba rimase in Brasile, ma mandarono amici a prenderla. Probabilmente la coppia brasiliana si è affezionata alla piccola e si è inventata il rapimento per riaverla. Ma la bimba - conclude il legale - ha già due genitori».
Ultimo aggiornamento: Domenica 24 Maggio 2015, 11:11