La notizia, arrivata alla questura di Trento, è stata diffusa dallo Spiegel: alcuni testimoni oculari avevano notato un giovane aggirarsi nel parco e fu anche fatto un identikit dell'assassino. Le indagini della polizia, però, non approdarono a nessun risultato. Pochi giorni dopo il delitto l'assassino sarebbe riparato in Svizzera. Antonella Bazzanella era emigrata in Germania dove viveva e lavorava come cameriera a Durlach.
Il 47enne avrebbe confessato l'omicidio per «liberarsi da un peso insopportabile che gli gravava sulla coscienza».
L'uomo, con alle spalle una difficile situazione familiare e una vita di lavori saltuari, ha confessato agli inquirenti di avere notato la giovane attraversare il bosco in bicicletta e di averla aggredita e quindi strangolata. Poi l'ha legata e trascinata nei cespugli. Dalle indagini non sarebbe risultata alcuna violenza sessuale. Il corpo della giovane era stato poi ritrovato il giorno dopo da alcuni passanti. L'uomo invece era subito scappato in Svizzera dove pare sia rimasto in tutti questi anni. Sarà ora l'esame del Dna ha confermare la colpevolezza dell' uomo che mai in tutti questi anni di indagini era finito nella lista dei sospettati.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 1 Aprile 2015, 09:51